Blocco delle esportazioni di pollame a causa dell'influenza aviaria
Kuala Lumpur (AsiaNews/SCMP) La Malaysia ha bloccato le esportazioni di pollame dopo che, ieri, nuovi casi di influenza aviaria sono stati registrati nello Stato di Kelantan, al confine con la Thailandia. Le industrie del settore parlano di decisione affrettata e devastante per l'economia.
"Abbiamo fermato le esportazioni verso Singapore e tutti gli altri mercati solo temporaneamente", ha dichiarato Aziz Mangkat, responsabile del dipartimento per i servizi veterinari della Malaysia.
Aziz afferma che l'epidemia, verificatasi in una piccola fattoria a conduzione familiare, è di H5, virus non trasmissibile all'uomo. L'agenzia di stampa nazionale, Bernama, invece, ritiene che siano necessarie ulteriori analisi prima di escludere un contagio di H5N1, quello capace di contagiare soggetti umani. È la prima volta che l'H5 si presenta in Malaysia.
Il Governo ha stabilito la soppressione, oggi, di 170 animali, tra cui 100 polli, nella zona infetta, il villaggio di Pasir Pekan, 350 km nord di Kuala Lumpur. Ha anche imposto la quarantena nel raggio di 10 km dal villaggio e vietato qualsiasi movimento di pollame dall'intero Kelantan.
Il Paese ha però assicurato che il pollame di allevamento industriale è sano e che il blocco delle esportazioni è solo una precauzione per salvaguardare la reputazione della Malaysia sui mercati internazionali. Singapore ha subito vietato l'importazione di pollame dallo stato vicino. Il Giappone aveva già adottato misure preventive sulle importazioni quando, all'inizio di agosto, era stato avvertito di esemplari malati, tra le anatre importate vive dalla Malaysia. L'Unione europea ha vietato l'entrata sui suoi mercati di pollame e uccelli da almeno 9 paesi asiatici.
Le industrie del settore sono preoccupate dal provvedimento del Governo. "Siamo nel caos più completo. Perderemo molto denaro - dichiarano fonti tra gli industriali è una decisione affrettata e sconsiderata, bisognava aspettare i risultati di nuove analisi".
I passati allarmi hanno visto scendere i prezzi del pollame di circa un quarto e le quotazioni in borsa di società del settore - come la Leong Hup Holdings e la QSR Brands - sono state duramente colpite.
Singapore avverte già i sintomi di carenze temporanee di uova e polli, sebbene i prodotti importati prima della crisi non mancano e sono sani. "Gli stock di pollame e uova attualmente disponibili provengono da fattorie sicure", ha dichiarato il capo dell'ente di Singapore per l'agricoltura, gli alimenti e il bestiame.
Singapore il partner commerciale più importante della Malaysia in fatto di pollame: la città-stato assorbe un terzo delle esportazioni avicole di Kuala Lumpur; circa il 70% delle uova e metà del pollame consumato a Singapore proviene dalla Malaysia. (MA)