Bishkek nel caos, morti e saccheggi
Oltre cento le vittime per l’opposizione, mentre i manifestanti entrano in casa del presidente e si danno al saccheggio. Il ministro degli Interni vivo ma in condizioni gravissime.
Bishkek (AsiaNews) - È di quasi 100 morti il bilancio della rivolta scoppiata in Kirghizistan. Lo ha affermato Omurbek Tekebayev, capo del partito di opposizione Ata Meken, in un’intervista alla televisione nazionale. Un bilancio molto più drammatico di quello finora riportato dei media locali che finora hanno parlato di 17 morti.
Rimane comunque molto difficile avere conferme indipendenti sul numero delle vittime degli scontri scoppiati oggi nella capitale, dopo i disordini che si sono avuti ieri nella città settentrionale di Talas.
Nel frattempo, la residenza del presidente del Kirghizistan Kurmanbek Bakiev nella capitale Bishkek sarebbe stata saccheggiata. Lo comunica l’agenzia russa Interfax. Secondo quanto rende noto l’agenzia, un gruppo di persone si sarebbe introdotto nella sua abitazione e avrebbe portato via in grossi sacchi di plastica, vestiti, lenzuola e stoviglie.
Alcune persone avrebbero anche caricato sulle loro spalle dei tappeti. In precedenza la radio russa Eco di Mosca aveva riferito che Bakiev avrebbe lasciato il Paese.
Il leader dell’opposizione ha chiarito le motivazioni alla base della protesta popolare: “I leader dell’opposizione hanno concordato di tenere negoziati col primo ministro Daniyar Usenov, con l’unico obiettivo che (le autorità) si dimettano”, ha affermato Tekebayev, uno dei dieci leader dell’opposizione che era stato arrestato nella notte ed è stato liberato oggi proprio nella speranza che possa aprirsi uno spiraglio di trattativa.
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