Bhutan: la Chiesa vuole aiutare la popolazione colpita dal terremoto
Padre Alex Gurung afferma che la Chiesa è sempre pronta ad intervenire per aiutare la popolazione. Ma "i missionari non sono ammessi". "Il governo teme le conversioni, ma noi vogliamo solo servire tutti, a prescindere dalla religione".
Thimpu (AsiaNews) "Nonostante la Chiesa non sia autorizzata ad operare in Bhutan, uno dei nostri obiettivi rimane quello di aiutare la popolazione di questo piccolo Stato per ogni tipo di problema, anche dovuti a cause naturali". Lo ha dichiarato ad AsiaNews padre Alex Gurung, segretario del vescovo Stephen Lepcha della diocesi indiana di Darjeeling, riferendosi al terremoto che ieri mattina ha colpito il Paese. La diocesi di Darjeeling comprende anche il piccolo Stato himalayano.
"La magnitudo del terremoto per fortuna è stata modesta", continua padre Gurung. "Un terremoto più forte avrebbe causato gravi problemi dato che il Bhutan è un Paese montagnoso. Non ci sono notizie di perdite di vite umane, e grazie a Dio i danni non sembrano essere gravi, ma alcune abitazioni sono rimaste danneggiate. Noi comunque siamo sempre pronti ad andare, qualora ci sia una richiesta".
Padre Gurung ha inoltre spiegato che i missionari gesuiti sono stati "gli architetti dell'educazione moderna nel Bhutan. Ma ora i sacerdoti cattolici sono paria, non siamo più benvenuti, perché le autorità temono che possiamo corteggiare il popolo buddista per convertirlo al cristianesimo. Le loro paure sono però infondate. La Chiesa non aspira a convertire tutti: la sua unica missione è servire tutti, a prescindere dalla religione".
La terra nel Bhutan ha tremato ieri mattina alle 6:55 ora locale. Le autorità hanno reso noto che il terremoto è stato di magnitudo 5,7 secondo la scala Richter. L'epicentro è stato localizzato a 27,7 gradi di latitudine a nord e 88,8 gradi di longitudine a est, nel vicino stato indiano Sikkim. Il governo ha confermato che alcune case di montagna sono crollate ma non ci sono state vittime.
Devendra Ghimire, un commerciante di cereali nepalese di origine bhutanese, è stato testimone oculare del terremoto. "È durato 40 secondi in due fasi", ha dichiarato ad AsiaNews. "Ero seduto, e ad un certo punto tutta la casa ha cominciato a tremare. A causa del terremoto migliaia di persone sono scappate dalle loro abitazioni".