Betlemme, Natale con poche luci per la morte di Arafat
Betlemme (AsiaNews/Agenzie) Sarà un Natale in tono minore, quello che verrà celebrato fra pochi giorni a Betlemme. La scomparsa del leader palestinese Arafat e la difficile situazione dei cristiani locali - pressati fra le forze israeliane e il blocco islamico palestinese - fanno sì che la festa del Natale sarà celebrata con meno sfarzo ed enfasi del solito. Lo ha dichiarato ieri Hanna Nasser, sindaco di Betlemme, in una conferenza stampa.
La città della Giudea vivrà il Natale senza le feste pubbliche degli anni scorsi: non si terranno le sfilate di scout e majorettes, vi saranno luminarie solo nella piazza della Mangiatoia; il resto della città non avrà addobbi e luci natalizie, per sottolineare il lutto per la morte di Arafat. Fonti ecclesiastiche locali hanno riferito ad AsiaNews che questa atmosfera sobria forse permetterà alla gente di Betlemme di celebrare i riti natalizi puntando di più sul loro valore religioso. Le stesse fonti rimarcano che negli ultimi anni i giorni delle Festa erano caotici, dispersivi, "quasi un circo".
Domani inizierà la solenne Novena di preparazione al Natale: ogni giorno alle ore 16.30 nella Basilica della Natività si terrà la messa con una riflessione.
Nella sua conferenza stampa il sindaco Nasser, lui stesso cristiano, ha aggiunto - riferendosi ai controlli che i palestinesi subiscono per recarsi in Israele - che "vivere sotto occupazione è senza dubbio l'esperienza più dolorosa che un uomo possa fare". Fonti locali di AsiaNews, comunque, evidenziano che da qualche giorno la circolazione fra la città della Natività e Gerusalemme è più facile, ai check point le file si sono ridotte e molti più palestinesi ricevono i visti per recarsi in Israele a lavorare.
Il sindaco ha rivolto un appello ai "cristiani di tutto il mondo" perché "si rendano conto" di quale dramma sarebbe una "Betlemme senza cristiani". Le cifre diffuse dal sindaco parlano di 2400 cristiani che dal 2000 hanno lasciato Betlemme e la regione, su una popolazione di 40 mila persone. "Senza un miglioramento veloce nel processo di pace" ha denunciato Nasser "altri lasceranno Betlemme". (LF)