Beslan, il chiasso delle cerimonie contro il silenzio e il digiuno delle famiglie
Beslan (AsiaNews) Dal 1 al 3 settembre i parenti delle vittime dell'assedio alla scuola numero 1 vorrebbero pregare e ricordare i loro morti in silenzio, ma forse non sarà possibile.
Già dalla metà di agosto gli alberghi della capitale, Vladikavkaz, sono al completo. Ufficialmente sono registrati più di 200 giornalisti russi e stranieri, che dovranno seguire la ricorrenza. Per garantire la sicurezza a Beslan saranno presenti 1.500 uomini dell'Omon Ra (la polizia speciale russa).
Nonostante il desiderio di raccoglimento dei parenti, le autorità dell'Ossezia del nord hanno organizzato un fitto piano di appuntamenti per celebrare il tragico anniversario.
Domani alle 9 inizia la deposizione dei fiori nella scuola. Secondo le disposizioni del Governo "chiunque vuole potrà entrare nella scuola e accendere candele preparate all'interno della palestra". Da un anno nella scuola i parenti oltre a mazzi di fiori portano bottiglie d'acqua: secondo le testimonianze dei sopravvissuti la sofferenze maggiori subite dalle vittime del sequestro sono legate alla mancanza di acqua. Per non creare ingorghi sarà vietato circolare in auto per la cittadina: la scuola e il cimitero saranno collegati raggiungibili con autobus speciali.
Il 3 settembre dopo i rintocchi delle campane saranno letti ad alta voce tutti i nomi delle vittime; seguirà poi un minuto di silenzio e una messa funebre sulle rovine della scuola, come richiesto dal vescovo ortodosso di Stavropol e Vladikavkaz. A concludere la giornata l'apertura ufficiale del cimitero memoriale di Beslan con la scopertura della grande scultura bronzea "L'albero del dolore" la cui costruzione è terminata pochi giorni fa. La composizione, alta 7 metri, raffigura 4 donne piangenti, dai cui nasce un tronco d'albero; le loro mani-rami sono protese verso un cielo di angeli, bambini e bambine che volano. La rappresentazione vuole simboleggiare il grande dolore, la solidarietà del mondo con Beslan e il ricordo eterno di tutti gli innocenti morti.
Lontano dal frastuono delle cerimonie ufficiali il modo in cui il Comitato delle Madri di Beslan ricorderà l'anniversario. Le donne hanno intenzione di passare 2 notti e 3 giorni tra le rovine della palestra senza mangiare e senza bere "come fecero i nostri figli morti", hanno spiegato. I sequestratori negarono ai soccorsi l'autorizzazione a introdurre nella scuola acqua e cibo per gli ostaggi. "Molti seguiranno le usanze funebri ossete, alle quali sono chiamati tutti i parenti. Mairbek Tuaev, che ha perso un figlio nell'assedio, racconta che "per l'anniversario tutti i parenti vicini e lontani verranno a fare visita alla famiglia per esprimere, come d'usanza, la propria solidarietà". (MA)
01/09/2005