Benedetto XVI "sereno" in una "normale" giornata di lavoro
Città del Vaticano (AsiaNews) - "Normale e sereno": i giornalisti che stamattina hanno assistito alla prevista visita del presidente romeno Trăian Băsescu a Benedetto XVI hanno descritto così l'atteggiamento del Papa che li ha anche salutati e ringraziati. "Noi l'abbiamo trovato molto tranquillo, molto sereno" ha detto da parte sua mons. Alberto Maria Careggio, vescovo di Ventimiglia-San Remo, intervistato dalla Radio Vaticana al termine dell'incontro col Papa che ha concluso la visita "ad limina" dei vescovi della Liguria. "L'incontro - ha aggiunto - è stato molto emozionante. Eravamo tutti particolarmente in attesa di poter vedere il Santo Padre, il quale ci ha accolto con la stessa amabilità delle altre volte. Ci ha ovviamente invitato a pregare per lui. Non solo, ha affermato che la figura di Pietro non tramonta, e quindi ci ha esortato ad essere tanto uniti alla Chiesa e di saper pregare, perché la promessa di Gesù a Pietro è una promessa che non viene meno".
Di "visita svolta in modo assolutamente normale condizione serena" ha parlato anche il direttore della Sala stampa della Santa Sede nell'ormai quotidiano briefing.
In effetti la giornata di Benedetto XVI non è stata diversa da quelle normali del pontificato. Oltre al presidente romeno e ai vescovi liguri, egli ha ricevuto anche i membri della "Pro Petri Sede", un'associazione caritativa che opera in Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. "La fede - ha detto loro - è una realtà viva che deve essere continuamente scoperta e approfondita in modo che possa crescere. È lei che deve guidare lo sguardo e l'azione del cristiano. Poiché si tratta di un nuovo criterio di comprensione e di azione che cambia la vita dell'uomo". "La fede senza la carità - ha aggiunto - non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l'una permette all'altra di attuare il suo cammino". Perché la carità "non può essere ridotta a semplice umanesimo o a un'iniziativa di promozione umana. L'assistenza materiale, pur necessaria, non è il tutto della carità, che è partecipazione all'amore di Cristo offerto e condiviso. Ogni autentica carità è una manifestazione concreta dell'amore di Dio per gli uomini e quindi diventa annuncio del Vangelo".
Delle notizie sull'attività del Papa fa parte anche quella del suo "pieno consenso" alla nomina del nuovo presidente del Consiglio di sovrintendenza dello Ior dell'avvocato tedesco Ernst von Freyberg. Molto attesa e al centro di ipotesi e illazioni, la nomina è stata al centro del briefing di padre Lombardi. Egli ha precisato che la decisione è giunta al termine di un lavoro di selezione che ha visto la presentazione, a settembre, di "circa 40 candidati" selezionati da Spencer & Stuart, un'agenzia specializzata nella selezione di dirigenti. Per successive "scremature" si è giunti alla scelta di una "persona - ha commentato padre Lombardi - ben inserita anche nel mondo ecclesiale: oltre che dell'Ordine di Malta, fa parte di un'associazione per i pellegrinaggi a Lourdes. Appare chiaro che ha voluto essere un procedimento di scelta esemplare dal punto di vista della serietà, affidato a persona competenti, privo di interferenze da parte del mondo ecclesiastico. Un segnale della volontà di rigore, oggettività, competenza e trasparenza che la Santa Sede vuole dare".
Padre Lombardi, infine, ha toccato la questione di come talvolta i media descrivono l'attuale momento della Chiesa, parlando di divisioni, contrasti e lotte di potere. "Naturalmente - ha osservato - in ogni realtà c'è anche una dinamica, ci sono discussioni e differenze di opinioni che proprio grazie alla loro differenze, se ben condotte, possono portare risultati e passi in avanti per tutti gli interlocutori. La differenze e anche la diversità di opinioni fanno parte della normale dinamica di ogni comunità". "Vi sono limiti nei quali le differenze sono costruttive e oltre i quali divengono distruttive, divengono negatività o peccato dal punto di vista della valutazione morale". "Si tratta di rispettare la natura delle divergenze di pensiero e di posizione, ma non per questo ci sono dei complotti''. ''C'è una certa tendenza a caricare tali differenze e a presentarle come lotte e battaglie, non mi risulta, ad esempio, che nella commissione cardinalizia di vigilanza ci sia stata nessuna battaglia''.