Beirut attende le decisioni dell'Onu sul disarmo Hezbollah e sul rapporto Mehlis
Il primo ministro Siniora incontra a Parigi il rappresentante speciale delle Nazioni Unite ed il presidente dell'Anp.
Beirut (AsiaNews/Agenzie) - L'applicazione della risoluzione 1559 delle Nazioni Unite, nella parte che riguarda il disarmo delle milizie palestinesi in Libano, Hezbollah compreso, è l'oggetto degli incontri che Terje Roed-Larsen, rappresentante speciale dell'Onu, ha oggi a Parigi con il primo ministro libanese Fouad Sinora ed il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas.
Terje Roed-Larsen al suo rientro a New York consegnerà al segretario dell'Onu un rapporto sull'esecuzione della 1559, che finirà col precedere di un paio di giorni l'altro rapporto, quello dell'inchiesta sull'assassinio dell'ex premier libanese Rafic Hariri, che il 21 dovrebbe essere consegnato da Detlev Mehlis, capo della speciale commissione. A proposito di quest'ultimo documento, Sinora ha giudicato "interesse del Libano" la prosecuzione della commissione d'inchiesta. "Ciò ha sostenuto permetterà si studiare il rapporto ed esaminare la situazione da differenti prospettive. Noi ha detto ancora non sappiamo nulla dei contenuti del documento e aspettiamo di leggerlo per prendere le decisioni necessarie".
Secondo la stampa libanese, nei suoi colloqui con gli esponenti politici francesi, a partire dal ministro degli esteri Philippe Douste-Blazy, Sinora chiederà il prolungamento fino a dicembre della commissione d'inchiesta internazionale. A Beirut intanto, i giornali parlano del lavoro di lobby che i parlamentari del Partito del futuro di Saad Hariri si preparerebbero a fare nei confronti delle ambasciate, per ottenere la creazione di un tribunale internazionale proprio sull'assassinio dell'ex premier.