Bartolomeo: il Natale un invito a superare fanatismi e prevaricazioni economiche
Istanbul (AsiaNews) - "Gloria in excelsis Deo et in terra pax homínibus bonæ voluntatis", cantavano gli angeli per annunziare la nascita di Nostro Signore, ma purtroppo sulla nostra Terra continuano a imperversare le guerre, perché si persiste a rifiutare il messaggio del Signore, che ci invita ad obbedire alla sua volontà ed al suo messaggio di pace.
Nella sua omelia per Natale, il patriarca ecumenico Bartolomeo ha detto che l'essere umano continua a contraddistinguersi per il fanatismo nelle sue convinzioni religiose e politiche e per l'avidità nella sua persistente rincorsa alla conquista dei beni materiali. Motivo per cui le sue azioni politiche sono caratterizzate da comportamenti aggressivi, che sono all'origine di tanti conflitti.
Benché l'imperatore romano Costantino , detto il Grande, nel lontano 313 abbia promulgato l'editto sulla libertà di culto, permettendo così anche ai cristiani di esercitare la propria fede, purtroppo ai nostri giorni continuano a vedersi persecuzioni contro le minoranze cristiane.
Allo stesso tempo, prosegue Bartolomeo, sono in continua crescita i conflitti di natura economica e la corsa all'effimero profitto , come fine essenziale dell'umana esistenza, con la triste conseguenza della concentrazione della ricchezza nelle mani di una ristretta minoranza e il conseguente impoverimento delle grande massa della popolazione mondiale. Questo divario dovuto all'ingiusta distribuzione delle risorse viene definita dagli addetti crisi economica, ma in verità è una vera e propria crisi morale. E a questa crisi morale non si dà il giusto peso. Al contrario si cerca di giustificarla, invocando varie considerazioni sul libero mercato. Ma il libero mercato, spiega Bartolomeo , non deve permettere crimini, anche se non considerati tali dai codici penali. Crimini commette anche chi, in vari modi e con sotterfugi , sottrae i beni agli altri, mettendo in crisi la pace e la coesione sociale.
E proprio noi, osserva Bartolomeo , dalla nostra sede di Fanar, riferimento della Cristianità ortodossa, siamo testimoni preoccupati di quei segni dei tempi che registrano un crescendo di conflitti , motivo per cui ci auguriamo che l'anno nuovo sia caratterizzato dall'umana solidarietà, come ci hanno sempre insegnato i grandi padri della Chiesa.
In questa direzione, ha concluso il patriarca ecumenico, devono seriamente impegnarsi tutti gli uomini di buona volontà, ed in primo luogo noi i capi spirituali, onde poter far regnare la pace del nostro Signore, nato oggi. Perché la carità e la pace che hanno sempre contraddistinto l'operato dei discepoli di nostro Signore, devono fungere da bussola per contribuire a tutti i costi all'umana solidarietà e coesistenza.
12/05/2020 08:26
25/10/2019 06:48
01/09/2018 09:01