Bartolomeo invitato dal Papa ad intervenire al Sinodo dei vescovi
di NAT da Polis
Nello “spirito di Ravenna”, il patriarca ecumenico prenderà parte alla riunione mondiale dei vescovi cattolici, in programma ad ottobre sul tema “La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Benedetto XVI ha invitato il patriarca ecumenico Bartolomeo a prendere parte al prossimo Sinodo dei vescovi, in programma ad ottobre, con un intervento da compiere in aula, insieme con lo stesso Papa.
La notizia dell’invito, finora non diffusa dalle fonti vaticane, giunge a conclusione della visita di Bartolomeo a Roma per i 90 anni del Pontificio istituto orientale, nel corso della quale, ha incontrato il Papa. L’invito ad essere presente al Sinodo è venuto durante il pranzo di ieri. In sé, la presenza di esponenti di altre Chiese e confessioni cristiane è di normale prassi in occasione delle assemblee sinodali, fin da quando il Concilio Vaticano II inviò i “delegati fraterni”. Ciò che rende significativo l’evento è l’invito personale a Bartolomeo, la solennità che ad esso si vuole dare ed il clima nel quale è avvenuto.
A proposito dell’incontro tra Benedetto XVI e Bartolomeo si è infatti parlato di “spirito di Ravenna”, ossia della riunione della “Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa” svoltasi a Ravenna, dall’8 al 14 ottobre 2007. Il documento finale della riunione – pur essendo emanazione di una Commissione e quindi non impegnativo – è stato definito “un primo passo importante” dal cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, anche se “la strada verso la piena unità è ancora molto lunga”.
Il documento, spiegò lo stesso porporato alla Radio vaticana, “parla della tensione fra autorità e conciliarità, ovvero sinodalità, a livello locale, cioè della diocesi, a livello regionale e universale. Il passo importante è che per la prima volta le Chiese ortodosse ci hanno detto sì, esiste questo livello universale della Chiesa e anche a livello universale c’è conciliarità, sinodalità e autorità; vuol dire che c’è anche un Primato: secondo la prassi della Chiesa antica, il primo vescovo è il vescovo di Roma, non c’è dubbio su questo. Però non abbiamo parlato di quelli che sono i privilegi del vescovo di Roma, abbiamo indicato soltanto la prassi per la discussione futura”.
Il patriarca ecumenico, però, non sarà solo presente alla XII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si svolgerà in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008 ed avrà per tema La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Sembra infatti che Bartolomeo potrebbe guidare personalmente la delegazione che il 29 giugno il Patriarcato manda ogni anno a Roma per prendere parte alla festa dei santi Pietro e Paolo.
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