04/02/2009, 00.00
TURCHIA
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Bartolomeo I: l’elezione di Kirill serva al comune cammino delle Chiese ortodosse

di NAT da Polis
Il Patriarcato ecumenico ora si aspetta un'accelerazione del comune cammino verso il grande sinodo panortodosso, da lungo tempo annunciato.
Istanbul (AsiaNews) - È centrato sul comune cammino delle Chiese ortodosse per affrontare le sfide del mondo di oggi il messaggio del patriarca ecumenico Bartolomeo I inviato al nuovo patriarca di Mosca, Kirill, in occasione della sua intronizzazione.
 
Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli si è rallegrato per l’elezione di Kirill, si legge nel messaggio letto dall’inviato di Bartolomeo I, e partecipa con grande gioia alle feste del suo insediamento. Le visioni della Madre chiesa per il comune cammino, continua il messaggio, sono accompagnate da buone speranze e buona volontà, perché a questo storico soglio è stato eletto un uomo attivo e creativo. Un uomo di provato valore ecclesiale, caratterizzato dalla saggezza e dal suo contributo all’unità dei cristiani.
 
Le aspettative della sede di Costantinopoli sono molte e sono focalizzate sopratutto sull’unità, la concordia e il comune cammino per la convocazione, da lungo tempo annunciata, del grande sinodo panortodosso, la cui preparazione deve essere accelerata, allo scopo di preservare la credibilità della Chiesa ortodossa. La collaborazione tra gli ortodossi va promossa anche perché è utile sia al dialogo con le altre confessioni cristiane, sia alla pacifica soluzione di divergenze bilaterali e  altre questioni sorte nel tempo. Ma anche perché soltanto così si potrà rispondere ai problemi di natura socioeconomica che colpiscono il mondo contemporaneo ed anche le questioni di bioetica. A tale proposito, secondo informazioni di AsiaNews,  è intenzione di Costantinopoli aprire all’orfanotrofio di Buyukada un osservatorio internazionale.
 
È dunque giusto ed utile, continua il messaggio, conoscere e ricordare gli insegnamenti della storia e difendere le verità di essa. In particolar modo oggigiorno, in quanto stiamo attraversando un periodo assai difficile. Un periodo in cui si sta cercando di falsare la storia ed annientare i valori. In un tempo nel quale si osserva una corsa futile per la conquista del poter mondano, è giusto ricordare il contributo che ha avuto la Chiesa nel formare la società umana nel suo cammino verso Dio, ed esaltare il fraterno ed indivisibile legame tra le Chiese.
 
Non è passato inosservato, infine, che la cerimonia di insediamento di Kirill è stata caratterizzata da due fatti simbolici: l’esclamazione in greco della parola Axios (Degno), secondo l’antico rituale bizantino, e la consegna del bastone pastorale, donato nel XIV secolo, dal patriarca ecumenico Athanasios all’allora vescovo di Mosca, Pietro. Per la storia,  Mosca è stata elevata a Patriarcato nel 1589, dall’allora patriarca ecumenico Geremia, passato nella storia, anche perché fu contrario allo scisma tra luterani e Roma. Storica la sua frase:“Basta con altri scismi tra i cristiani”.
 
FOTO: Nikolaos Manginas
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