30/11/2010, 00.00
TURCHIA
Invia ad un amico

Bartolomeo I: il governo turco ora ci riconosce ufficialmente

di NAT da Polis
La restituzione dell’orfanotrofio di Buyukada, alla vigilia della festa di Sant’Andrea apostolo, particolarmente sentita dai cristiani ortodossi, segna un momento importante per i cristiani turchi. Una delegazione vaticana alle celebrazioni guidata dal card. Kurt Koch.

Istanbul (AsiaNews) –  Il Patriarcato ecumenico ortodosso celebra oggi la sua festa più sentita, quella di Sant’Andrea apostolo di Costantinopoli, e soprattutto festeggia la fine di una lunga battaglia giuridica con lo stato turco per ottenere la restituzione dell’orfanotrofio di Buyukada.  E il patriarca ecumenico Bartolomeo I, dopo l’incontro con la delegazione della Santa Sede, guidata dal Cardinale  Kurt Koch, nuovo presidente del Consiglio per l’unità dei Cristiani e di recente nomina cardinalizia, ha voluto esprimere la sua emozione in un’intervista ad AsiaNews. “Oggi è un grande giorno per la nostra Grande  Madre Chiesa. Ci è stato restituito l’orfanotrofio dell’isola del Principe (Buyukada). Ci è stato restituito quello che avevamo ereditato dai nostri antenati e non potevamo tollerare l'ingiustizia subita. Ci siamo rivolti prima  alla giustizia  turca e visto che abbiamo perso tutte le nostre cause ci siamo rivolti alla Corte  di Giustizia per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo, la quale ci ha reso giustizia”.

Le implicazioni della restituzione del “Tapu” (atto di proprietà) al Patriarcato sono di grande portata. Bartolomeo I spiega: “Il governo turco dopo la sentenza non ha voluto fare ricorso, iniziando subito le procedure per la restituzione dell’ Orfanotrofio. Voglio sottolineare che il tapu rilasciato dalle Autorità Turche è intestato al nostro Patriarcato come Rum Patrikanesi. Il che significa non solo la restituzione dell’ orfanotrofio,  ma che viene anche ufficialmente riconosciuto il nostro Patriarcato come Persona giuridica. Questo atto costituisce un segno positivo”.

Il Patriarca ecumenico ha concluso: “Queste nostre lotte devono insegnarci che non dobbiamo mai, deporre i nostri strumenti spirituali  ed avere fiducia nella Provvidenza Divina, la quale ben conosce i modo e i tempi, superando cosi gli ostacoli e le debolezze umane”. Ad AsiaNews l’avvocato Ioannis Ktistakis , membro dell’équipe di giuristi che ha difeso il Fanar, dopo la consegna del Tapu al Patriarca Ecumenico, ha dichiarato: “Abbiamo combattuto per ristabilire uno status di diritti civili in Turchia. La nostra battaglia è stata anzitutto una  battaglia per i diritti, e in secondo luogo per la restituzione dei titolo di proprietà. Consisteva insomma nel ristabilire quei diritti in questo Paese come in qualsiasi altro Paese, dal momento che erano calpestati i  diritti di una istituzione secolare come il Patriarcato ecumenico”. ( Foto di Nikos Mangina)

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
I 29 anni di Bartolomeo I al soglio della Chiesa di Costantinopoli
03/11/2020 12:01
Corte di Strasburgo condanna la Turchia a restituire l’orfanotrofio al Patriarca ecumenico
16/06/2010
Il governo turco rende l’orfanotrofio di Buyukada agli ortodossi
29/11/2010
Continuano i lavori del Sinodo panortodosso
24/06/2016 15:15
La Corte di Strasburgo ammette il ricorso del Patriarcato per l’orfanotrofio di Buyukada
29/11/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”