Barghouti agli israeliani: subito un cessate-il-fuoco per costruire insieme la pace
Il capo dell’ala militare di Fatah ha scritto un messaggio che verrà letto durante la manifestazione per i 30 anni di Peace Now. Nella lettera scrive che vanno fermati gli insediamenti, il blocco di Gaza e gli omicidi mirati e va restituita libertà di movimento ai palestinesi.
Gerusalemme (AsiaNews) - Marwan Barghouti, forse la figura di maggior spicco tra i palestinesi di Fatah, detenuto nelle carceri israeliane, ha scritto una lettera agli israeliani nella quale chiede un “totale cessate-il-fuoco” e si dice a favore, “insieme alla stragrande maggioranza dei palestinesi”, di una pace che consenta la convivenza di uno Stato israeliano e di uno palestinese.
Barghouti (nella foto) è il capo del Tanzim, l’ala militare di Fatah, ed in tale veste è stato condannato dagli israeliani a cinque ergastoli per attacchi definiti terroristici. La sua liberazione, oltre che dai palestinesi, è stata chiesta anche da esponenti del Partito laburista israeliano, che lo ritengono l’unica personalità in grado di portare tutti i palestinesi ad un accordo di pace. In ciò gioca il fatto che, a differenza di Hamas, Tanzim non ha mai teorizzato la distruzione di Israele.
Il messaggio di Barghouti verrà letto oggi nel corso della manifestazione organizzata per celebrare i 30 anni di Peace Now, la nota organizzazione pacifista israeliana.
“Io – si legge nella lettera – come la stragrande maggioranza della nazione palestinese, sono pronto per uno storico accordo basato sulle decisioni internazionali che consenta ad uno Stato palestinese ed ad uno israeliano di coesistere, fianco a fianco, in pace e stabilità”.
“Per realizzare tale obiettivo deve immediatamente avere fine la costruzione degli insediamenti e la confisca di terreni palestinesi, debbono essere riaperte le istituzioni palestinesi in Gerusalemme, vanno rimosse le centinaia di posti di blocco che hanno trasformato i territori palestinesi in un inferno vivente e distrutto l’economia e debbono terminare la politica di arresti e uccisioni mirate ed il blocco di Gaza”. “Israele deve anche riaprire i posti di confine e rilasciare le migliaia di palestinesi incarcerati”.
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