Bangladesh: l'opposizione "assedia" Dhaka, oltre 500 i feriti

I partiti d'opposizione hanno manifestato per riforma elettorale e espulsione dei fondamentalisti islamici dal governo e minacciano il boicottaggio delle prossime politiche; la premier ordina arresti preventivi e dispiega 18 mila poliziotti e paramilitari.

Dhaka (AsiaNews/Agenzie) L'opposizione in Bangladesh minaccia uno sciopero generale per questa settimana e il boicottaggio delle prossime elezioni politiche, se il governo non risponderà alla richiesta di riforma elettorale. L'avvertimento arriva all'indomani di una manifestazione anti-governativa a Dhaka, sfociata nei più gravi scontri degli ultimi mesi tra membri dell'opposizione politica, guidata dalla Awami League (Al), e polizia.

Il cosiddetto "Assedio di Dhaka", indetto dalla coalizione dei 14 partiti d'opposizione, ha bloccato ieri la capitale per 8 ore, mentre con spari e lacrimogeni la polizia cercava di fermare la sassaiola innescata da alcuni manifestanti. Politici e lavoratori continuano a chiedere al governo di dimettersi, se non provvederà alla riforma elettorale, ritenuta "necessaria" per assicurare l'"onesto" svolgimento delle elezioni nazionali previste per il 2007. Negli scontri di ieri sono rimasti feriti oltre 500, tra poliziotti, leader dell'opposizione e giornalisti. I dimostranti hanno bloccato tutti i maggiori punti d'accesso alla capitale e impedito la circolazione lungo le linee ferroviarie e di autobus. La maggior parte delle scuole, uffici privati e negozi sono rimasti chiusi. Disordini si sono verificati anche a Gazipur, Tongi, Savar e Kanchpur.

Alla vigilia dello sciopero-manifestazione, la contestata premier Khaleda Zia - della coalizione nazionalista islamica - ha ordinato il dispiegamento di oltre 18 mila poliziotti e agenti di frontiera e l'arresto di circa 4 mila sospetti attivisti tra le fila dell'opposizione. Secondo la leader della Al, Sheikh Hasina, "il governo ha provato a reprimere il crescente movimento d'opposizione con un dispiegamento di forze mai visto prima a Dhaka". I dimostranti chiedono, inoltre, che il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp), al potere nel Paese, espella dalla sua coalizione il gruppo fondamentalista islamico Jamaat-i-Islami.

Secondo analisti locali, i continui attriti tra le due più influenti leader politiche in Bangladesh, Zia e Hasina, sono una minaccia costante per la stabilità del Paese.