Bangladesh: in sei mesi, 160 uccisi da corpi speciali e polizia
I dati contenuti nel Rapporto di un centro per i diritti umani. Gli omicidi sono registrati sui media come morti "sotto il fuoco incrociato" o in "scontri" con le forze di sicurezza. Invece si tratta di vere e proprie esecuzioni.
Dhaka (AsiaNews) Sono 160 le vittime di esecuzioni extra giudiziarie compiute dal corpo speciale Rab (Rapid Action Battalion) e dalla polizia negli ultimi sei mesi in Bangladesh. La denuncia è contenuta in uno studio dell'Ain-O-Salish Kendro* (Ask) basato sulle notizie apparse da gennaio 2006 sui 12 principali quotidiani nazionali.
Tra i morti, 85 risultano uccisi da "fuoco incrociato" e "scontri" con il Rab, i restanti per mano della polizia. "Questi assassini extra giudiziari sottolinea l'Ask da una parte violano i diritti umani, dall'altra infangano l'immagine del Paese e la sua crescita in senso democratico".
Formato da uomini di diversi reparti della polizia, il Rab, nasce per realizzare azioni rapide e urgenti. "Dalla frequenza di questi incidenti secondo fonti anonime di AsiaNews è evidente, però, che questo corpo ha la licenza di uccidere". Invece di consegnare alla giustizia i criminali, li elimina fisicamente con uno schema ormai fisso: il ricercato viene arrestato e interrogato, ammette di aver nascosto armi fuori dal centro abitato, quando si va per recuperarle i suoi complici attaccano il Rab; mentre il criminale cerca di scappare rimane ucciso dal fuoco incrociato.
Nel sanguinoso bilancio redatto dall'Ask, vi sono anche 64 giornalisti, vittime della "persecuzione sponsorizzata dal partito al potere", mentre altri 80 sono quelli che hanno ricevuto aggressioni, minacce e subito torture da parte di criminali.
Negli ultimi sei mesi 210 incidenti "di carattere politico" hanno ucciso 25 persone, ferendone 4.030. In media, gli arresti effettuati in ogni episodio di violenza durante cortei, comizi e manifestazioni, si aggirano intorno ai 15.200. In totale gli attivisti politici arrestati da gennaio sono 353.
Il Rapporto dell'Ask registra anche le recenti rivolte dei lavoratori del settore tessile, scoppiate in oltre 200 fabbriche in tutto il Paese e in cui sono rimasti uccise 2 persone e ferite più di 400.
Nel periodo di tempo esaminato le autorità hanno imposto per 64 volte la sezione 114 del Codice di procedura penale; questo permette al governo di vietare raduni di oltre 4 persone.
*Fondato nel 1986, con sede a Dhaka, l'Ask è un centro per i diritti umani e l'assistenza legale, che mira a formare una coscienza critica dei diritti umani e civili al fine di costruire una società democratica.