Bangladesh alluvionato: distrutto il raccolto di riso. Il governo ritarda gli aiuti della Caritas
Le piogge incessanti hanno inondato cinque distretti. 300mila agricoltori sono allo stremo. Tutta la produzione di riso boro è danneggiata. Tonnellate di pesci morti per la carenza di ossigeno nelle acque. I contadini non sanno come ripagare i debiti e sfamare le famiglie.
Dhaka (AsiaNews) – Circa 300mila agricoltori dell’area paludosa di Haor, nella parte nord-orientale del Bangladesh, sono allo stremo a causa delle incessanti piogge che da settimane si stanno abbattendo in cinque distretti dell’area. L’alluvione ha inondato i campi e distrutto il raccolto di riso di quest’annata. Le popolazioni locali, dedite da generazioni all’agricoltura e alla pesca, hanno perso ogni mezzo di sostentamento. Da loro giunge un grido di sofferenza, dal momento che i ricavati del raccolto sarebbero serviti per ripagare i prestiti chiesti alle banche e dare da mangiare alle famiglie. Le autorità di Dhaka hanno iniziato a distribuire aiuti per gestire l’emergenza. Ad AsiaNews Pintu William Gomes, manager dell’ufficio per la gestione dei disastri di Caritas Bangladesh, lamenta però che il braccio sociale della Chiesa cattolica “è pronto a portare soccorso alle popolazioni colpite dall’alluvione, ma il governo ancora non ci ha dato il permesso”.
Le piogge hanno colpito i distretti di Moulovibazar, Habiganj, Sunamganj, Kishorganj e Netrokana appena prima il periodo di raccolta di quanto seminato. Nella zona di Haor, caratterizzata da un ecosistema acquitrinoso, vivono milioni di persone. L’area è famosa per la coltivazione del riso boro [la cui produzione va da ottobre a marzo, ndr], che qui frutta il 6% dell’intero volume nazionale di riso. L’alluvione non solo ha distrutto il raccolto di quest’anno, ma ha creato danni permanenti al 50% dei campi. Inoltre tonnellate di pesci sono morte a causa della mancanza di ossigeno nelle acque.
Secondo gli agricoltori locali, le piogge battenti cadute nelle ultime settimane avrebbero rotto gli argini di alcune dighe. I contadini incolpano il governo di scarsa manutenzione e di corruzione dilagante tra i funzionari del Bangladesh Water Development Board, che avrebbe dovuto accertare la solidità del sistema di sbarramento e ripristinare eventuali danni. Dal canto suo, Anisul Islam Mahmud, ministro delle risorse idriche, oggi ha dichiarato che la crisi è dovuta alle precipitazioni eccezionali e non ai danni causati dallo straripamento delle dighe.
Farid Uddin, un contadino di Moulovibazar, dichiara: “Ho perso il raccolto. Avevo chiesto un prestito alla banca, ma ora il mio riso è sott’acqua. Come farò a restituire i soldi?”. Mohammad Moyes, del distretto di Sunamganj, aggiunge: “Avrei dovuto tagliare il raccolto tra una settimana. Con il mio riso boro avrei sfamato la mia famiglia per un anno intero. Ora come procurerò il cibo per i miei familiari?”.
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