Bangladesh, la polizia arresta leader islamico radicale
Shaikh Abdur Rahman è il capo del gruppo militante Jamaat-ul-Mujahideen, accusato della serie di bombe che ad agosto sono esplose in tutto il Paese.
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) - La polizia del Bangladesh ha arrestato il leader di un gruppo islamico radicale accusato di essere il pianificatore di una serie di attentati, che dallo scorso agosto hanno causato 28 morti nel Paese. Shaikh Abdur Rahman, capo del gruppo fuorilegge Jamaat-ul-Mujahideen (Jmb), si è consegnato oggi alla polizia. Da ieri notte era asserragliato nella sua abitazione piena di esplosivo a Sylhet, Bangladesh del nord est. Rahman si è consegnato oggi insieme ad altri due complici alla polizia, che li sta interrogando. In seguito al blitz sono state arrestate altre 9 persone, tra cui la moglie e la figlia del leader islamico. All'operazione hanno preso parte 500 uomini del Rab (Rapid Action Battalion), della polizia e di gruppi paramilitari.
Il Jmb è accusato degli attentati del 17 agosto scorso, quando oltre 400 ordigni di debole potenza erano esplosi in tutto il Paese causando tre morti. Martedì scorso, 28 febbraio, 22 militanti integralisti islamici sono stati condannati a morte nel Bangladesh per la loro partecipazione a quegli attentati.
Al Jmb sono poi stati attribuiti analoghi attacchi che hanno causato altre 25 vittime. Obiettivo principale è stato il sistema giudiziario nazionale, con 4 avvocati e due giudici tra i morti. Proprio per la bomba contro i due giudici a novembre, Rahman e un altro leader del Jmb, Siddiqul Islam, alias Bangla Bhai, sono stati condannati in absentia a 40 anni di carcere. Il gruppo militante chiede l'introduzione in Bangladesh della Sharia, la legge islamica, .