31/10/2024, 15.09
THAILANDIA
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Bangkok: quasi mezzo milione di indigeni e migranti riceveranno la cittadinanza thai

La decisione adottata dal governo per ridurre le pratiche burocratiche e cercare di dare slancio all'economia. Molti erano in attesa di ricevere i documenti da anni e ora avranno finalmente accesso a una serie di diritti. Senza questa sanatoria, i bambini nati da genitori appartenenti alle minoranze etniche, ci avrebbero messo anche 44 anni a ricevere la cittadinanza.

Bangkok (AsiaNews) - Sono oltre 483mila gli individui appartenenti alle minoranze etniche e ai gruppi indigeni che riceveranno la cittadinanza thailandese e avranno quindi accesso a una serie di servizi da cui erano finora stati esclusi. La decisione è stata annunciata il 29 ottobre dalla prima ministra Paetongtarn Shinawatra su proposta del Consiglio di sicurezza nazionale, che svolge un ruolo consultivo sulle questioni relative all’integrità e alla difesa del territorio. 

La premier ha affermato che 483.626 persone appartenenti alle minoranze etniche erano in attesa dei documenti. “Non riguarda un gruppo etnico specifico, ma varie tribù delle colline e delle montagne che avevano presentato domanda anni fa e stavano aspettando l’esito della pratica, alcuni anche da 15 anni”, ha commentato una fonte di AsiaNews

Secondo i funzionari di governo, senza questa sanatoria, i bambini nati oggi avrebbero dovuto aspettare 44 anni per ottenere la cittadinanza a causa delle lungaggini burocratiche. 

In Thailandia, coloro che appartengono ai gruppi tribali riconosciuti ricevono una tessera di riconoscimento, ma hanno accesso ai diritti in maniera differenziata: “Alcuni non possono spostarsi dalle proprie aree, altri devono chiedere il permesso”, ha spiegato la fonte di AsiaNews. Con questa decisione, ora quasi mezzo milione di persone avrà accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria e potrà regolarizzare la propria posizione lavorativa.

Tra coloro che beneficeranno della misura si contano infatti anche circa 335mila migranti che hanno vissuto e lavorato in Thailandia tra il 1984 e il 1999 e tra il 2005 e il 2011. 

Circa altri 142mila sono invece bambini nati da genitori appartenenti a minoranze etniche, tra cui alcune riconosciute e altre prive di documenti. Il governo thai identifica nove “tribù delle colline”: gli Hmong, i Karen, i Lisu, i Mien, gli Akha, i Lahu, i Lua, i Thin e i Khamu. Ma si stima che siano almeno 70 i gruppi etnici della Thailandia, composti da circa 5 milioni di persone indigene, il 7,2% dell’intera popolazione.

Ad agosto di quest'anno, alcuni gruppi di anziani avevano chiesto al governo di velocizzare il processo di ottenimento della cittadinanza dopo che alcuni membri delle tribù erano morti senza aver mai ricevuto i documenti.

Molti commentatori hanno evidenziato che la sanatoria serve anche a dare nuovo stimolo all’economia thailandese, che negli ultimi anni, nonostante una crescita costante, ha subit un certo rallentamento. Il portavoce dell'ufficio del primo ministro, Jirayu Huangsap, ha confermato questa visione, sottolineando che il governo ha ritenuto opportuno concedere la cittadinanza a coloro che lavorano da tempo in Thailandia affinché possano viaggiare liberamente e continuare a contribuire allo sviluppo economico nazionale.

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