Bangkok: infermieri in fuga, ospedali pubblici in crisi
Su 10mila diplomati all'anno ben 7mila prendono la strada verso posti più remunerativi nelle strutture sanitarie per pazienti stranieri o emigrano direttamente all'estero. Sotto accusa le basse remunerazioni e turni che arrivano fino alle 80 ore settimanali.
Bangkok (AsiaNews) - In Thailandia - Paese con 67 milioni di abitanti e oggi con una popolazione anziana di oltre 12 milioni di persone in continua crescita - si accentua il bisogno di personale medico-sanitario. A rischio sono le necessità di salute e di assistenza non solo di una popolazione in invecchiamento accelerato, ma anche l’impossibilità di rispondere alla richiesta di servizi medici sempre più qualificati.
Oltre infatti a dover rispondere sul piano dell’assistenza pubblica, la Thailandia è da tempo hub del turismo medicale e si trova davanti a un deficit di personale infermieristico. L'emorragia non è solo verso le strutture dove il lavoro è meglio remunerato, ma anche verso l'estero, dove pure va crescendo la domanda.
Sui 10mila che escono ogni anno dalle scuole di specializzazione sono ben 7mila ad abbandonare gli ospedali e cliniche pubbliche, chiamando in causa l’eccessivo carico di lavoro e stipendi inadeguati. Il 48,9% dei neoassunti lasciano il lavoro entro il primo anno. Una situazione sempre più grave (gli infermieri professionali nel 2021 sono scesi a quota184.400) che da tempo ha chiamato le autorità a farne un elemento essenziale nella programmazione del sistema nazionale di assistenza alla salute incentrato su oltre 38mila istituzioni, di cui il 35% pubbliche.
D’altra parte, il carico di ore lavorate già salite dall’orario contrattuale di 48 ore settimanale a 60 e fino a 80 ore effettive negli ospedali pubblici, dipende anche dalla scarsità di personale.
Alla base stanno sicuramente aspettative e attitudini individuali, ma un elemento essenziale è il salario: 26mila baht (700 euro circa) quello di base mensile. Il malcontento, però, si concentra soprattutto sugli straordinari non solo eccessivi ma anche mal retribuiti: tra 650 e 800 baht (da 17,5 a 21 euro) per turno nel servizio pubblico, con l’eccezione degli ospedali gestiti dall’amministrazione metropolitana della capitale dove sale a 1.200 baht.
Foto: Flickr / UN Women Asia & Pacific
24/02/2024 10:45