08/04/2025, 17.19
THAILANDIA
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Bangkok arresta anche un docente americano per il reato di lesa maestà

Paul Chambers, che insegna presso l'Università Naresuan, è accusato dai militari di aver violato in una sua pubblicazione il contestato articolo 112 del Codice penale, che prevede pene da tre a 15 anni per chi diffama la monarchia thailandese. Finora raramente contestato agli stranieri, dal 2020 a oggi questo reato è stato sollevato 279 volte per reprimere le proteste degli studenti. 

Bangkok (AsiaNews) - Anche un accademico americano è sotto accusa in Thailandia per il famigerato reato di lesa maestà nei confronti della monarchia, spesso utilizzato a Bangkok per reprimere il dissenso. La polizia ha dichiarato che Paul Chambers, docente presso l'Università Naresuan di Phitsanulok, nel nord della Thailandia, si è presentato in un tribunale nella provincia settentrionale di Phitsanulok dopo che la settimana scorsa era stato emesso un mandato di arresto a seguito di una denuncia presentata dall'esercito. Finora erano stati rari i procedimenti giudiziari a carico degli stranieri sulla base dell’articolo 112 del codice penale del Paese, secondo cui chiunque sia ritenuto colpevole di aver diffamato, insultato o minacciato il re, la regina, l'erede apparente o il reggente è punito con la reclusione da tre a 15 anni.

L’avvocato di Chambers, Wannaphat Jenroumjit, ha dichiarato che le accuse sono scaturite da un trafiletto per un seminario accademico online a cui Chambers ha partecipato come relatore lo scorso anno. Secondo Wannaphat, il trafiletto è stato pubblicato sul sito web di un istituto di ricerca con sede fuori dalla Thailandia. “Ha negato tutte le accuse”, ha spiegato Wannaphat, avvocato del gruppo Thai Lawyers for Human Rights, aggiungendo che a Chambers è stata negata la libertà su cauzione.

Dalle proteste antigovernative guidate dagli studenti nel 2020, che hanno chiesto l'abolizione della legge, 279 persone sono state accusate per lesa maestà, secondo i dati compilati dal gruppo Thai Lawyers for Human Rights. Diversi leader studenteschi di spicco che hanno lanciato appelli per l'abolizione della legge sono stati imprigionati.
Interpellato sul caso di Chambers, il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato di essere preoccupato per l'arresto di un cittadino statunitense. “Esortiamo regolarmente le autorità thailandesi, sia privatamente sia pubblicamente, a proteggere la libertà di espressione in conformità con gli obblighi internazionali della Thailandia”, ha dichiarato un portavoce.

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