Bangkok, tolto lo Stato di emergenza. Abhisit invoca il dialogo
La decisione intende “favorire la riconciliazione nazionale” dopo settimane di violente proteste delle “camicie rosse”. Gli scontri delle scorse settimane hanno causato un crollo nel settore del turismo. La compagnia aerea di Stato annuncia un calo del 20% nelle prenotazioni.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Il premier thai Abhisit Vejjajiva ha ritirato oggi lo Stato di emergenza da Bangkok. La decisione intende favorire “la riconciliazione nazionale” dopo settimane di dure proteste anti-governative promosse dalle “camicie rosse”, fedeli all’ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra.
Il 12 aprile scorso il premier Abhisit ha introdotto lo Stato di emergenza nella capitale e in cinque province confinanti, in seguito agli scontri fra manifestanti e polizia. Due morti e 123 feriti il bilancio delle violenze. I dimostranti chiedevano le dimissioni del premier, accusato di aver conquistato il potere in modo “illegittimo”. Le manifestazioni anti-governative hanno anche causato la cancellazione del vertice Asean allargato, in programma a Pattaya a metà mese.
“Rimuovere lo Stato di emergenza – spiega Abhisit – è una delle misure prese per trovare una soluzione [ai problemi] del Paese. Il governo vuole mostrare la sua sincerità nel promuovere la riconciliazione nazionale”. Egli ha inoltre invocato “riforme costituzionali”. Le violenze anti-governative, intanto, hanno acuito la crisi economica attraversata dalla Thailandia: la compagnia aerea di Stato Thai Airways International annuncia un calo del 20% nelle prenotazioni di turisti provenienti dall’estero.
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