Bangkok, il governo decreta la fine dello stato di emergenza
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Il governo thailandese ha deciso oggi di decretare la fine dello stato di emergenza deciso il 7 aprile 2010 in seguito alle manifestazioni di piazza del movimento delle Camice rosse. “Il governo ha valutato la situazione attuale e ha visto che il movimento di protesta è diventato molto più pacifico, legalitario e largamente simbolico” ha detto il portavoce governativo Supachai Jaisamut.
Lo stato di emergenza era stato imposto a Bangkok e nelle province circostanti quando le Camice rosse, dopo aver occupato il centro commerciale della capitale sfociarono intorno al Parlamento. Lo stato di emergenza fu applicato anche in altre province, punti di forza delle Camice rosse nel tentativo di controllare il movimento di protesta che fu infine stroncato dai militari a maggio. Nel corso degli scontri 91 persone persero al vita, e 1800 furono ferite. Si è trattato degli episodi di violenza politica più duri nel Paese in epoca moderna. La fine dello stato di emergenza andrà in vigore domani, 22 dicembre.
Se il governo dovesse assistere a un ritorno di violenze, potrebbe fare ricorso a una legge di sicurezza meno severa, già in vigore, l’Internal Security Act, che permette alle autorità di imporre misure come coprifuoco e proibizione di raduni. Lo stato di emergenza è stato criticato molto duramente dai gruppi per i diritti umani e dall’opposizione. La sua fine avviene dopo che il primo Ministro Abhisit Vejjajiva si è incontrato il 17 dicembre con il leader delle Camice rosse, Thida Thavornseth. I due hanno discusso della possibilità di liberare su cauzione I leaders del movimento, e altri 100 arrestati, in prigione da maggio. Il primo Ministro ha detto che se la situazione torna alla normalità, si potrebbero tenere elezioni nei primi mesi del 2011.