Banca Mondiale: nelle aree rurali dello Sri Lanka povera una persona su due
Il rapporto sulle prospettive del Paese alle prese con la grave crisi economica certifica un raddoppio della percentuale di indigenti a livello nazionale. L'organismo finanziario sollecita riforme strutturali, ma intanto continuano ad aumentare i prezzi dei generi di prima necessità.
Colombo (AsiaNews) - Mezzo milione di posti di lavoro persi nell'industria e nei servizi. Che combinati all'aumento del costo della vita, hanno portato al raddoppio dell’indice nazionale di povertà nello Sri Lanka arrivato a toccare il 25%. Sono i dati che emergono nell'ultimo rapporto della Banca Mondiale dedicato al Paese “Sri Lanka Development Update 2023”.
La crisi sta esacerbando le disparità territoriali: se la povertà cresce anche nelle aree urbane toccando oggi il 15% della popolazione, è nelle aree rurali che il dato sale alle stelle schizzando addirittura al 52%. È l’effetto dello shock degli ultimi cinque anni dove la crisi creata dal Covid-19 si è innestata su un quadro già compromesso da un regime commerciale restrittivo, un clima debole per gli investimenti, e una gestione poco accorta della politica monetaria. Già nel 2020 lo Sri Lanka ha perso l'accesso ai mercati finanziari internazionali dopo il declassamento del rating del credito. Di conseguenza le riserve ufficiali sono scese da 7,6 miliardi di dollari nel 2019 a meno di 500 milioni di dollari nel dicembre 2022.
In questa situazione la Banca Mondiale insiste sulla necessità della ristrutturazione del debito e di riforme strutturali che favoriscano la crescita, che vanno però accompagnate da interventi per la lotta alla povertà. “L'attuale crisi non è uno shock di liquidità temporaneo che può essere risolto con un sostegno finanziario esterno. Al contrario, la crisi offre un'opportunità unica per attuare riforme profonde e permanenti che potrebbero essere difficili in circostanze normali. Lo Sri Lanka può sfruttare questa opportunità per costruire un’economia forte e resiliente”, ha dichiarato Faris Hadad-Zervos, direttore Paese della Banca Mondiale per Maldive, Nepal e Sri Lanka.
Intanto però nelle aree rurali la situazioni rischia di farsi ancora più grave. Anthony Jesudasan, direttore dell'organizzazione Voice of Plantation People, commenta ad AsiaNews: “La farina di grano usata per fare il Roti in questi giorni è aumentata di altre 10 rupie e il prezzo dello zucchero di altre 25 rupie. Molti lavoratori delle piantagioni, che placano la loro fame solo mangiando un Roti e bevendo una tazza di tè, continueranno a soffrire di malnutrizione. Soffriranno di più la povertà”.
10/10/2022 10:57