19/11/2012, 00.00
ISRAELE - PALESTINA
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Ban Ki-moon chiede una tregua. Bambini uccisi a Gaza "per errore"; feriti in Israele

di Joshua Lapide
Un raid israeliano, che doveva uccidere il capo di Hamas, responsabile dei lanci di missili, ha ucciso nove persone, fra cui alcuni bambini: "un errore tecnico". Ieri quasi 150 missili sulle città israeliane hanno fatto due feriti gravi. Al Cairo si lavora per un cessate-il-fuoco, insieme a rappresentanti israeliani e palestinesi.

Gerusalemme (AsiaNews) -  Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha chiesto di nuovo un cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza, mentre crescono i morti fra i palestinesi e i feriti in Israele. Ban Ki-moon ha detto che egli si recherà presto al Cairo per favorire i dialoghi su una possibile tregua. Un raid questa mattina presto ha distrutto una stazione di polizia di Hamas. Ma ieri è stato il giorno più violento dell'operazione "Pilastro di difesa" lanciato da Israele per fermare i missili che da Gaza colpiscono le città del sud. Almeno nove persone sono state uccise a Gaza nella casa del poliziotto di Hamas, Mohammed Dalou. Fra essi vi sono molti bambini. La televisione palestinese ha ripreso immagini orribili mostrando i loro corpi bruciati.

Hamas ha promesso vendetta per il massacro della famiglia Dalou. Il portavoce dell'esercito israeliano, Yoav Mordechai ha spiegato che l'obbiettivo del raid compiuto era Yehiya Rabiah, responsabile dei lanci di missili, ma purtroppo "vi sono state vittime civili". Secondo informazioni riportate da Haaretz, che cita voci dell'esercito, il radi ha colpito per "errore tecnico" una casa vicina.

Secondo rappresentanti di Israele nei sei giorni di lotta, sono già morti 80 palestinesi e tre israeliani.

L'esercito israeliano afferma che ieri da Gaza sono stati lanciati quasi 150 missili; 41 di essi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome; altri hanno colpito alcune zone abitate. Ad Ashkalon due persone sono state ferite in modo grave; 10 con ferite superficiali. Un missile ha raggiunto anche Tel Aviv.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che i suoi uomini sono pronti ad un attacco di terra, dopo aver richiamato 75mila riservisti. Il presidente egiziano Mohammed Morsi ha messo in guardia da un'invasione di terra della Striscia, che potrebbe avere "serie ripercussioni". Morsi e il premier turco Recep Tayyip Erdogan stanno imbastendo un dialogo fra rappresentanti israeliani e palestinesi per giungere a una tregua. Rappresentanti dei due popoli sono al Cairo per verificare la possibilità di un cessate-il-fuoco.

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