Bambini cristiani e musulmani pregano insieme per le vittime del terremoto
Lahore (AsiaNews) - I bambini dell'Organizzazione non governativa cattolica Milap hanno organizzato il 15 ottobre un iftar (banchetto) per i loro amici musulmani. Margaret Piara, direttrice del Milap, ha spiegato il duplice obiettivo dell'incontro: il primo è cercare di creare armonia sociale, comprensione e rispetto fra bambini di fedi differenti, perché le generazioni abbiano un atteggiamento tollerante; pregare per le vittime del terremoto e stare vicino ai loro parenti e amici è invece il secondo obiettivo.
Jahangir Salim, un giovane musulmano, ha pregato per il governo, per le Ong e per la società civile, perché aiutino tutte le persone colpite dal sisma a superare il momento difficile, a curare i feriti e riorganizzare la vita lavorativa. Un'altra bambina, Shamim Yunas Masih, ha pregato perché la comunità mondiale non rimanga indifferente alla calamità. Ha poi pregato per i partiti politici, affinché lavorino uniti e in armonia, dimentichino le divisioni e seguano l'unico obiettivo di aiutare chi ha bisogno.
Sono state poi raccolte alcune testimonianze, come quella di Aqsa e Farry, 2 bambine il cui padre si è recato personalmente nell'Azad Kashmir per seppellire la sorella vittima del sisma ed altri parenti, e che nel cercare di estrarre i corpi dalle macerie è rimasto ferito dalle pietre taglienti.
Yasmine Muhamamd Salim, una signora presente alla cerimonia, ha invece condannato i saccheggi nei confronti dei camion che portano aiuti di prima necessità, come coperte e cibo, nelle zone terremotate. Ha dichiarato che è triste che la generosità delle persone venga scoraggiata da atti di sciacallaggio, e che il governo dovrebbe combattere in maniera decisa questi malviventi. Ha poi sottolineato che è spiacevole che alcuni trasportatori abbiano approfittato dell'emergenza per aumentare le tariffe.