10/09/2010, 00.00
CINA
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Balzo in avanti delle importazioni cinesi

Ad agosto sono aumentate del 35,2%. Diminuisce il surplus nella bilancia commerciale. Esperti discutono se il dato sia stabile o solo conseguenza di forti acquisti di materie prime in previsione di aumenti di prezzi. I rapporti cogli Stati Uniti.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le importazioni cinesi crescono del 35,2% ad agosto rispetto a un anno prima e fanno ben sperare per l’auspicato aumento della domanda interna, in un Paese finora troppo dipendente dalle esportazioni. Il dato migliora il +22,7% di luglio e supera le previsioni.

Esperti leggono il dato insieme al forte aumento delle vendite di autoveicoli in Cina, sempre ad agosto, e ritengono che il Paese sia sulla buona strada per svincolarsi, per quanto possibile, dalle esportazioni, che finora hanno assorbito la gran parte della sua produzione industriale. Fra l’altro, sempre ad agosto le esportazioni sono cresciute “solo” del 34,4%, dopo il +38,1% di luglio.

Per questo il surplus commerciale ad agosto è stato di “solo” 20 miliardi di dollari (139,3 miliardi le esportazioni e 119,27 miliardi le importazioni), dato inferiore ai 28,7 miliardi di luglio come pure alla media mensile di 27,1 miliardi.

Il dato è anche letto come un primo esito della politica del governo per la riduzione dei finanziamenti bancari e per evitare bolle speculative.

Peraltro alcuni analisti osservano che per fare previsioni sarebbe necessario un miglior dettaglio dei settori delle maggiori importazioni. Per esempio Dong Xian’an, esperto economico di Pechino, osserva che l’aumento potrebbe anche essere conseguenza di un forte aumento dell’acquisto di materie prime nell’ultima settimana di agosto, per timore di aumenti di prezzo.    Altri analisti osservano che ciò potrà allentare le tensioni con Washington, preoccupata per il forte indebitamento Usa verso la Cina e che insiste per un rapida rivalutazione delle yuan, ritenuto molto sottostimato. In questa ottica la notizia è giunta a ridosso del viaggio a Pechino di Larry Summers, consigliere economico capo del presidente Usa Barack Obama. La prossima settimana il Congresso Usa ha fissato una discussione per decidere se adottare sanzioni verso Pechino in risposta allo yuan ritenuto sottovalutato.  

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