Bali: zanzare contro la dengue, Jakarta sospende il programma
Alla specie Aedes Aegypti è stato iniettato il batterio wolbachia, un organismo (innocuo per l’uomo) che impedisce la diffusione del virus che causa la dengue. Il progetto si basa su uno studio condotto a Yogyakarta, che però secondo alcuni esperti, non avrebbe dato garanzie sufficienti per un a replica su vasta scala.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - Il ministero della Sanità indonesiano ha comunicato di aver sospeso un programma di rilascio di 200 milioni di zanzare per combattere la dengue nell’isola di Bali. Si tratterebbe, infatti, della specie Aedes Aegypti a cui è stato iniettato il batterio wolbachia, un organismo (innocuo per l’uomo) che impedisce la diffusione del virus che causa la malattia. Riproducendosi con le zanzare normali, le zanzare “infette” dovrebbero favorire la diffusione del batterio, limitando la circolazione del virus anche tra gli esseri umani.
Non sarebbe il primo esperimento di questo tipo a essere messo in atto per debellare la dengue, che per l’uomo può anche risultare mortale: in passato sono stati effettuati esperimenti che hanno avuto esito positivo in diversi Paesi, tra cui recentemente anche in Laos.
L’idea del governo indonesiano di rilasciare milioni di zanzare sull’isola turistica di Bali si basa su un progetto pilota svoltosi a Yogyakarta nel 2021, che però secondo alcuni esperti non è sufficientemente ampio e approfondito da giustificarne la replica su vasta scala.
Lo studio iniziale, infatti, si è svolto solo nei distretti di Sleman e Bantul della città e sono state in seguito intervistate 4.500 persone, un numero non sufficiente per alcuni studiosi, anche se il progetto fa parte di in un’iniziativa congiunta tra l’organizzazione non governativa World Mosquito Programme, la Monash University in Australia e la Gadjah Mada University di Yogyakarta, ed è stato già introdotto in 14 Paesi. Secondo i dati dell’Università Gajah Mada dell’Indonesia c’è stata una “riduzione del 77,1% dell’incidenza della dengue” tra le popolazioni in cui sono state introdotte le zanzare con il wolbachia, con un impatto che potrebbe risparmiare dalla malattia circa 11 milioni di persone.
Michael Northcott, professore emerito di etica all’Università di Edimburgo, che dal 2019 si sposta tra Yogyakarta e Bali, ha dichiarato al South China Morning Post che il programma non dovrebbe essere applicato all’isola di Bali “finché non ci sarà stata una replica su larga scala a Yogyakarta”. Anche secondo lo scienziato indonesiano Richard Claproth sarebbe prima necessario fare una valutazione su scala nazionale: i funzionari di governo “affermano che lo studio è credibile, ma anche se fosse vero - ha detto -, ciò non significa che sia possibile metterlo in atto in qualsiasi parte dell'Indonesia”.
Tuttavia, secondo Pandu Riono, epidemiologo dell'Università Indonesiana di Giava Occidentale, le resistenze degli esperti derivano più da un problema di comunicazione da parte del governo che da un reale rischio per la popolazione: il progetto di Yogyakarta “è stato un successo perché alla comunità locale sono state fornite informazioni e poi il programma è stato lanciato”. Molti balinesi interpellati da SCMP, infatti, non erano a conoscenza della volontà del governo di rilasciare le zanzare con il wolbachia sull’isola e successivamente in altre regioni del Paese.
14/10/2022 10:43
03/09/2021 14:16