17/02/2011, 00.00
BAHRAIN
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Bahrain: tre morti e decine di feriti. La polizia attacca senza preavviso i manifestanti

Migliaia di manifestanti pacifici dormivano accampati a piazza delle Perle a Manama quando agenti in tenuta antisommossa hanno scatenato un violento attacco. L’opposizione chiede riforme costituzionali, posti di lavoro e le dimissioni del premier, al potere dal 1971.

Manama (AsiaNews/Agenzie) – Tre morti e decine di feriti, forse oltre cento, alcuni gravi, sono il bilancio di un attacco senza preavviso scatenato dalla polizia sulle migliaia di manifestanti pacifici che bivaccano in piazza delle Perle. La protesta era cominciata lunedì, con quello che era definito “il giorno della rabbia” per chiedere riforme politiche, economiche e costituzionali.

La piazza era piena di gente addormentata – uomini, donne e bambini – quando centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione, sparando gas lacrimogeni e gettando granate a percussione. Nel frattempo decine di agenti in borghese, pistole alla mano, si mescolavano ai dimostranti che cercavano di fuggire in ogni direzione. In quella che un testimone ha definito “una nebbia da guerra” ci sono stati scontri con le forze di polizia, che non hanno atteso la reazione della gente per usare bastoni e manganelli. I feriti, alcuni dei quali con sintomi da soffocamento a causa dei lacrimogeni, sono stati portati in un ospedale vicino.

Il capo dell'opposizione sciita del Bahrein, lo sceicco Ali Salman, ha detto che l'assalto delle forze di sicurezza contro i manifestanti a Manama, avrà conseguenze "catastrofiche". "L'attacco è stato una decisione sbagliata, che avrà ripercussioni catastrofiche sulla stabilità del Bahrein", ha dichiarato il capo del movimento politico al-Wefaq. I manifestanti e l’opposizione chiedono il rilascio di tutti i detenuti politici, maggiore offerta di posti di lavoro e di abitazioni e la sostituzione del primo ministro Sheik Khalifa bin Salman Al Khalifa. Come al Cairo, in piazza Tahrir, i manifestanti avevano deciso di non abbandonare la piazza delle Perle fino a quando le loro richieste non fossero state esaudite. (16/02/2011 La protesta continua in Bahrain, Yemen e Iran. Ancora scontri per la libertà e le riforme).

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