Avvocato picchiato a sangue dalla polizia. Difende i seguaci del Falun Gong
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – L’avvocato Cheng Hai è stato pestato a sangue, nella tarda mattinata di ieri a Chengdu, da funzionari pubblici, solo perché – denuncia il gruppo Chinese Human Rights Defenders - difende un seguace del culto Falun Gong.
Cheng si recava a incontrare la madre di Tao Yuan, seguace del culto Falun Gong incarcerato a Chengdu per “avere propagandato un culto nocivo”. Cheng ne sta chiedendo il rilascio per ragioni mediche. Ma è stato circondato da 4-5 persone che lo hanno colpito con violenza, continuando a dargli calci anche quando era a terra.
L’avvocato ha chiamato la polizia ma gli aggressori si sono qualificati come funzionari del Jinyang General Management Office (distretto di Wuhou, Chengdu), corpo governativo deputato a coordinare i diversi uffici di polizia e giudiziari e responsabile ultimo per il mantenimento dell’ordine sociale. Costoro hanno spiegato che si è trattato di “un malinteso”. La polizia è andata via senza raccogliere la denuncia per le percosse.
Cheng è un avvocato esperto, membro dello Studio Legale Yitong di Pechino fino a qualche mese fa, quando lui ed altri colleghi sono stati “allontanati” perché difensori dei diritti umani e per avere chiesto l’elezione diretta per i responsabili dell’Ordine degli Avvocati di Pechino, oggi nominati dal Partito comunista.
Wang Songlian, responsabile di Chrd, nota che il pestaggio è avvenuto “lo stesso giorno che [Pechino] ha presentato il nuovo “Piano di azione nazionale per i diritti umani della Cina”. Il gruppo denuncia che nel Paese sono in aumento le violenze contro gli avvocati che difendono i diritti umani, come il recente pestaggio di Yang Zaixin (nella foto), che assiste i contadini della contea Hepu (Guangxi) privati del loro terreno.