27/04/2012, 00.00
RUSSIA
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Avvocato musulmano propone tribunali islamici: costretto a lasciare la Russia

di Nina Achmatova
Dagir Khasavov invoca la sharia e minaccia un bagno di sangue nel Paese. Contro di lui si scaglia il leader ceceno Kadyrov. Dopo intimidazioni, l'uomo decide di rifugiarsi in Europa.

Mosca (AsiaNews) - Ha invocato in tv l'introduzione di tribunali islamici in Russia, attirandosi l'ira del presidente ceceno Ramzan Kadyrov, di qualche potente mufti e un'indagine a suo carico per "estremismo". Poi, dopo aver ricevuto minacce e intimidazioni, ha scelto di lasciare il Paese "d'urgenza". Protagonista della vicenda che sta appassionando media e opinione pubblica è l'avvocato musulmano, Dagir Khasavov (nella foto), espatriato "d'urgenza" dopo appena due giorni dall'intervista televisiva, che ha scandalizzato la Russia.

Nella sua intervista, trasmessa il 24 aprile scorso dal canale indipendente Ren-Tv, l'avvocato musulmano avvertiva: "Voi pensate che siamo venuti qui da stranieri, ma forse siete voi estranei in casa nostra. Se qualcuno si opporrà all'introduzione dei tribunali islamici,  ci sarà un secondo Mar Morto, faremo un bagno di sangue". Invocava poi l'istituzione di un Califfato arabo, al quale dovrebbero aderire anche i musulmani di Russia.

Le dichiarazioni dell'uomo hanno scatenato l'ira del leader ceceno Ramzan Kadyrov, che ha definito "provocatorio e populista" l'intervento televisivo. Secondo il presidente ceceno - peraltro impegnato nella repubblica caucasica a imporre la legge islamica tra i suoi cittadini - l'uomo è stato usato per screditare l'islam. A Kadyrov hanno fatto eco il mufti della Cecenia, Sultan-hadji Mirzayev, e quello di Russia Talgat Tadzhuddin, per i quali Khasavov non può parlare a nome dell'intera comunità. La pensa all'opposto il figlio dell'avvocato, Arslan, secondo il quale - come riporta Kommersant - il padre è stato vittima di una trappola ordita proprio dalle autorità cecene, che avevano bisogno di una "vittima sacrificale" da immolare al neoeletto presidente Vladimir Putin, a pochi giorni dal suo insediamento al Cremlino (il 7 maggio). Lo stesso Arslan racconta della presenza a Mosca di uomini di Kadyrov che hanno intercettato il padre in questi giorni "persuandendolo" a non partecipare a ulteriori programmi radiotelevisivi. A quanto riporta la BBC, citando la cosiddetta Società russa dei rifugiati  politici, Khasavov - fondatore di un'organizzazione in difesa dei diritti dei musulmani - si trova ora "in un Paese europeo" non precisato.

Intanto a carico dell'avvocato è stata aperta un'inchiesta a Mosca per "estremismo" e anche l'ordine degli avvocati ha avviato un'indagine per verificare eventuali violazioni al codice deontologico forense.

 

 

 

 

 

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