Avvelenato attivista dei diritti umani
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - Potrebbe essere stato avvelenato Alì Munir, uno dei più noti difensori dei diritti umani in Indonesia. Lo sostengono i suoi parenti dopo che l'autopsia ha trovato "quantità di arsenico e di metalli eccedenti il livello normale, anche se non è possibile determinare quando sono stati assunti". Munir, 38 anni, è morto a bordo di un aereo della Garuda, durante un viaggio da Amsterdam. "Ora che so che è stato avvelenato ha detto la moglie Suciwati esigo un'inchiesta approfondita". La polizia si è impegnata a condurre indagini.
Munir, fondatore, alla fine egli anni '90, della Commissione dei desaparecidos e delle vittime della violenza (Kontras), che denuncia le morti di civili e le "esecuzioni extragiudiziarie", si era particolarmente dedicato nella denuncia del coinvolgimento dei militari indonesiani nelle repressioni, specialmente a Timor est, ed era stato nominato nel 1999 membro di una commissione d'inchiesta dell'Onu sulle violazioni dei diritti umani nell'isola.
"Non si tratta di un crimine ordinario", ha sostenuto Todung Mulya Lubis, avvocato specializzato in diritti umani, che ha chiesto di inserire "personalità indipendenti" nella commissione di inchiesta. "Fin dall'inizio ha dichiarato Usman Hamid, di Kontras abbiamo sospettato che questa morte non era naturale e che era stato avvelenato, perché quando è partito dall'Olanda, Munir era in buona salute". (FP)