Aviaria: Jakarta collabora con Oms, prima accusata di “sfruttamento”
di Mathias Hariyadi
Dopo oltre un anno, il ministero della Sanità invia all’Oms 12 campioni di sangue, previa garanzia di diritti sugli eventuali vaccini prodotti. Il ministro della Sanità Supari accusa Usa e Oms di manipolare il virus per produrre armi chimiche e vaccini inaccessibili ai Paesi poveri. Ed è polemica.
Jakarta (AsiaNews) – L’Indonesia ha inviato 12 campioni di sangue infetto da influenza aviaria all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dopo aver ricevuto garanzie sui diritti di ogni vaccino che da questi sarà prodotto. Lo ha riferito il ministro della Sanità Siti Fadilah Supari, di recente in dura polemica con l’organismo delle Nazioni Unite.
L’arcipelago indonesiano è il Paese più colpito dal virus H5N1, con 105 decessi. Da gennaio 2007, il governo si è rifiutato di mandare i campioni infetti all’Oms, accusando l’organizzazione e le compagnie farmaceutiche di arricchirsi elaborando vaccini troppo costosi per i Paesi in via di sviluppo. Ancora non sono chiari modalità e tempi con cui riprende la collaborazione con l’Oms: Gli esperti si augurano che la decisione permetta di superare un ostacolo che ha minato la ricerca per combattere il virus a livello globale. l’influenza aviaria in Indonesia è ormai endemica tra gli uccelli e le autorità non riescono a controllarne la diffusione. Finora non si registrano casi di contagio uomo-uomo, ma gli esperti non ne escludono la possibilità, qualora il virus subisse una mutazione.
Le tensioni del ministro Supari con l’Oms hanno registrato un picco ai primi di febbraio, con l’uscita del suo libro sull’influenza aviaria: It’s Time for the World to Change. Il volume accusa Stati Uniti e Organizzazione mondiale della sanità di “manipolare” i campioni del virus per produrre armi chimiche e vaccini da rivendere a prezzi inaccessibili per le nazioni in via di sviluppo. La tesi della Supari è stata subito respinta dall’Oms e gli Usa l’hanno definita “infondata”. Probabilmente le proteste sono state anche maggiori di quelle espresse pubblicamente e il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha ordinato il ritiro della versione in inglese del volume. “Deve essere riscritto” si è limitato a spiegare.
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