28/07/2004, 00.00
IRAQ
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Autobomba alla vigilia della Conferenza Nazionale

A giorni il ritorno dell'Onu a Baghdad

Baghdad (AsiaNews/AP) – Mentre è stata resa nota la data della Conferenza Nazionale, che si terrà a fine mese, l'Iraq conta le vittime di un nuovo attacco suicida, avvenuto stamattina a Baqouba, 55 km a nord est di Baghdad. Il ministero della sanità ha da poco reso noto che l'auto bomba, esplosa in un'area in cui sono presenti un comando di polizia,  palazzi del governo e un affollato mercato, ha causato la morte di almeno 68 persone e 40 feriti.

L'attentato si aggiunge alla ormai lunga lista di violenze nel Paese tra cui la bomba al quartiere generale Onu, lo scorso agosto, che ne uccise l'inviato, Sergio Vieira de Mello e altre 22 persone. L'attentato portò al ritiro totale dello staff internazionale Onu dall'Iraq. Oggi, dopo 9 mesi, le Nazioni Unite iniziano a preparare basi più solide per un rientro.

La  Conferenza Nazionale, considerata un passo fondamentale nel cammino verso la democrazia, si terrà dal 31 luglio al 2 agosto in una sede ancora tenuta nascosta per motivi d sicurezza. Nonostante una legge emanata dalle precedenti autorità americane ne aveva stabilito la conclusione entro e non oltre la fine di luglio, l'evento è stato rimandato di alcuni giorni in seguito alla richiesta dell'Onu secondo la quale i membri non erano "tecnicamente" pronti.

"Non volevamo assolutamente procedere senza le Nazioni Unite, la cui presenza per noi è vitale", ha dichiarato ieri il presidente della conferenza, Fuad Masoum.

All'incontro parteciperanno circa mille delegati che voteranno i 100 membri dell'Assemblea provvisoria. L'organo avrà il compito di aiutare la nazione a procedere verso le prime elezioni post-Saddam, fissate a gennaio 2005. L'Assemblea, inoltre, avrà il potere di approvare il bilancio statale, di porre il veto su ordini esecutivi con i due terzi della maggioranza e nominare sostituti al Gabinetto qualora un ministro muoia o si dimetta.

Masoum non ha ancora reso noti i nomi dei delegati. Intanto, nei prossimi giorni, giungerà a Baghdad  Ashraf Jehangir Qazi, nuovo inviato dell'Onu. Egli ha il compito di preparare il ritorno delle Nazioni Unite in Iraq, "per quando lo consentono le condizioni di sicurezza". 

 

 

Le attività in Iraq guidate dalle Nazioni Unite, però, non si sono fermate durante questi mesi di incertezze.  La sede della Missione Onu per l'assistenza all'Iraq (UNAMI) si è trasferita, sempre per motivi di sicurezza, all'inizio dell'anno, da Cipro in Giordania. Nonostante la ridotta presenza di personale, le agenzie Onu hanno continuato a portare avanti progetti sanitari (attraverso l'assistenza medica e vaccini), economici e alimentari (fornendo fertilizzanti e semi all'agricoltura e sostenendo l'approvvigionamento energetico), umanitari e di istruzione per i bambini.

FAO (Food and Agricolture Organization), WFP (World Food Programme), UNICEF, UNDP (UN Development Programme), UNESCO, WHO (World Health Organization) sono solo alcune delle agenzie Onu impegnate nell'assicurare sostegno a diversi settori della società irakena.

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