Aung San Suu Kyi incontra membri del suo partito
Yangon (AsiaNews) – Per la prima volta in 3 anni, oggi Aung San Suu Kyi ha potuto incontrarsi con i membri del suo partito in un albergo governativo della ex capitale. La leader democratica – che per 12 anni ha subito gli arresti domiciliari – ha pure incontrato il membro della giunta militare delegato alle “relazioni” con l’opposizione, nominato dopo la repressione violenta delle manifestazioni dei mesi scorsi.
L’incontro con i membri del suo partito (la Lega nazionale per la democrazia) e la “continuazione” del dialogo con la giunta sembrano essere gli unici risultati ottenuti da Ibrahim Gambari che ieri ha concluso il suo secondo viaggio in Myanmar, come inviato del segretario dell’Onu per disinnescare la crisi e aprire il Paese alla riconciliazione nazionale.
Nei 6 giorni di visita Gambari non ha potuto vedere il capo della giunta, Than Shwe, ma ha potuto incontrare ieri, ore prima della sua partenza, Aung San Suu Kyi e alcuni membri dell’opposizione.
Fra i risultati sperati, ma non ottenuti, vi era la liberazione degli oltre 1000 prigionieri politici e l’offerta dell’Onu come mediatore del dialogo di riconciliazione nazionale.
All’arrivo a Singapore ieri sera, Gambari ha letto una dichiarazione di Aung San Suu Kyi in cui ella “nell’interesse della nazione”, si dice “pronta a cooperare con il governo per far giungere al successo il processo di dialogo”. La leader democratica invita il governo e i partiti – anche quelli etnici - a condividere “questo spirito”.
Dopo aver ringraziato l’Onu e tutti coloro che l’hanno sostenuta “all’interno e all’esterno” del Myanmar, la “Signora” dice di apprezzare la nomina del delegato della giunta per le relazioni, Aung Kyi e definisce “costruttivo” il loro incontro lo scorso 25 ottobre. Ma aggiunge: “Mi attendo che questa fase di consultazioni preliminari si concluda presto per far partire un dialogo urgente e significativo” con la giunta militare.
Molti analisti sono scettici sui risultati ottenuti da Gambari, che il 12 novembre sarà a New Yrk per conferire con il segretario Onu Ban Ki-moon. Intanto, per le strade di Yangon gli studenti, sfidando i divieti della polizia, inscenano manifestazioni che durano solo pochi minuti, fino all’arrivo dei militari. L’11 novembre è atteso in Myanmar Paulo Sergio Pinheiro, inviato Onu per i diritti umani.