Aung San Suu Kyi e Hillary Clinton insieme, per un “nuovo futuro” in Myanmar
Faccia a faccia questa mattina fra la leader dell’opposizione birmana e il segretario di Stato Usa, dopo la cena privata di ieri sera. La Nobel per la pace assicura che il Paese è “sulla via della democrazia” e non vi saranno “marce indietro”. Accordo per un cessate il fuoco fra esercito birmano e milizie Shan.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Il Myanmar è “sulla via della democrazia” e “se lavoriamo tutti assieme”, non ci saranno “marce indietro”. È quanto ha affermato Aung San Suu Kyi nell’incontro di oggi con il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, definito “un momento storico” dalla leader dell’opposizione birmana. In risposta, il capo della diplomazia statunitense ha illustrato il contenuto dei colloqui avuti ieri con il presidente birmano Thein Sein (cfr. AsiaNews 01/12/2011Clinton a Naypyidaw, per un “nuovo capitolo” nelle relazioni fra Usa e Myanmar), confermando il pieno sostegno di Washington alla lotta democratica della Nobel per la pace. Questa mattina, intanto, il governo birmano e le milizie etniche Shan hanno firmato a Taungyi un accordo per il cessate il fuoco; la firma potrebbe mettere fine al decennale conflitto fra i due schieramenti. Permangono invece situazioni di tensione nello Stato settentrionale Kachin; la pace fra Naypyidaw e le minoranze etniche è uno dei requisiti – insieme alla liberazione dei detenuti politici – posti dagli Stati Uniti per la rimozione delle sanzioni economiche al Myanmar.
Aung San Suu Kyi ha ricevuto oggi Hillary Clinton nella sua residenza privata a Yangon, sulle sponde del lago Inya, dove ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni agli arresti, prima di venire liberata nel novembre 2010 per decorrenza della pena. La leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) prospetta un “nuovo futuro” per il Paese e conta sul sostegno di Washington per continuare il cammino di riforme democratiche; la donna ha anche aggiunto che resta ancora molto da fare, dopo decenni di ferrea dittatura militare.
Il segretario di Stato Usa, il più alto funzionario in visita in Myanmar negli ultimi 50 anni, ha assicurato la collaborazione del governo americano e il sostegno del presidente Barack Obama al lavoro della Suu Kyi, alla quale ha scritto una lettera personale consegnata dalla stessa Clinton durante l’incontro. Il capo della diplomazia, a conclusione della tre giorni di visita ufficiale, ha inoltre proposto un pacchetto di aiuti pari a 1,2 milioni di dollari a sostegno della società civile birmana e per la promozione di riforme. Finanziamenti, spiegano ambienti diplomatici, destinati al micro-credito, all’assistenza sanitaria e alle vittime delle mine.
L’incontro di oggi segue la cena privata di ieri sera fra Aung San Suu Kyi e Hillary Clinton, nella sede del capo della missione diplomatica statunitense a Yangon. Il segretario di Stato chiede ulteriori e più incisivi passi al presidente Thein Sein (al quale Barack Obama propone una “nuova fase” nei rapporti) e al governo di Naypyidaw, quale condizione necessaria per la cancellazione delle sanzioni e la riapertura dell’ambasciata.
Aung San Suu Kyi ha ricevuto oggi Hillary Clinton nella sua residenza privata a Yangon, sulle sponde del lago Inya, dove ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni agli arresti, prima di venire liberata nel novembre 2010 per decorrenza della pena. La leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) prospetta un “nuovo futuro” per il Paese e conta sul sostegno di Washington per continuare il cammino di riforme democratiche; la donna ha anche aggiunto che resta ancora molto da fare, dopo decenni di ferrea dittatura militare.
Il segretario di Stato Usa, il più alto funzionario in visita in Myanmar negli ultimi 50 anni, ha assicurato la collaborazione del governo americano e il sostegno del presidente Barack Obama al lavoro della Suu Kyi, alla quale ha scritto una lettera personale consegnata dalla stessa Clinton durante l’incontro. Il capo della diplomazia, a conclusione della tre giorni di visita ufficiale, ha inoltre proposto un pacchetto di aiuti pari a 1,2 milioni di dollari a sostegno della società civile birmana e per la promozione di riforme. Finanziamenti, spiegano ambienti diplomatici, destinati al micro-credito, all’assistenza sanitaria e alle vittime delle mine.
L’incontro di oggi segue la cena privata di ieri sera fra Aung San Suu Kyi e Hillary Clinton, nella sede del capo della missione diplomatica statunitense a Yangon. Il segretario di Stato chiede ulteriori e più incisivi passi al presidente Thein Sein (al quale Barack Obama propone una “nuova fase” nei rapporti) e al governo di Naypyidaw, quale condizione necessaria per la cancellazione delle sanzioni e la riapertura dell’ambasciata.
Vedi anche
Obama: Pronti a rimuovere le sanzioni al Myanmar
15/09/2016 12:34
15/09/2016 12:34