23/03/2010, 00.00
MYANMAR
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Aung San Suu Kyi contraria all’iscrizione della Nld per le elezioni

La Nobel per la pace denuncia “norme ingiuste” che impediscono un voto libero e comprensivo. Di recente il regime militare ha emanato una serie di regole che la escludono, di fatto, dalla competizione e le impediscono di votare. La leader dell’opposizione lascia però “libera scelta” al partito secondo i principi democratici.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Aung San Suu Kyi è contraria alla registrazione del partito Lega nazionale per la democrazia (Nld) presso la Commissione elettorale, escludendone di fatto la partecipazione alle politiche in programma tra ottobre e novembre 2010. La leader dell’opposizione – riferisce il suo legale – denuncia l’emanazione da parte della giunta militare di “norme ingiuste”, che le impediscono di votare ed essere eletta.
 
Nyan Win, avvocato della Nobel per la pace, spiega che secondo la sua assistita “la Nld non dovrebbe nemmeno pensare se partecipare o meno” alle elezioni, la cui data non è stata ancora fissata dalla giunta. Tuttavia, continua il legale, Aung San Suu Kyi lascia che “sia il partito a decidere” se competere alle condizioni dettate dalla dittatura militare.
 
Durante l’incontro avvenuto oggi nella sua abitazione, dove sta scontando una condanna a 18 mesi di arresti domiciliari, la “Signora” ha infine precisato che “non sto dando istruzioni al partito o alla gente. Sono liberi di prendere la loro decisione in base ai principi democratici”.
 
Aung San Suu Kyi ha trascorso 14 degli ulti 20 anni agli arresti. La pena è stata estesa la scorsa estate, perché la leader dell’opposizione avrebbe “ospitato” – nel maggio 2009 – un cittadino americano nella sua abitazione, violando così il regime detentivo al quale era sottoposta. Una vicenda che è parsa subito un “pretesto” per infliggerle una nuova condanna ed escluderla dalle elezioni politiche del 2010.
 
Analisti internazionali sottolineano che la “credibilità” delle prossime elezioni in Myanmar è assai scarsa. Tuttavia, la mancanza del principale partito di opposizione – la Nld – sarebbe ancora più dannosa per il Paese. Secondo la legge elettorale, emanata nelle scorse settimane dalla leadership militare al potere, Aung San Suu Kyi non può competere né votare perché “ha subito condanne penali”.
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