Aung San Suu Kyi chiede “colloqui diretti” con il generalissimo Than Shwe
Lettera personale al leader della dittatura militare. La Nobel per la pace intende cooperare con il governo per il bene del Paese. Obama incontra il premier birmano Thein Sein e rinnova l’appello per la liberazione di Suu Kyi.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – La leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha inviato una lettera personale a Than Shwe, capo della dittatura militare in Myanmar. Nella missiva, la Nobel per la pace chiede “colloqui diretti” con il generalissimo e sottolinea il desiderio di “collaborare” con il governo per il bene della nazione. Ieri, intanto, il presidente Usa Barack Obama ha incontrato il premier birmano Thein Sein a margine del vertice Asean, rinnovando l’appello per la liberazione di Suu Kyi e di tutti i detenuti politici del Paese.
La lettera di Aung San Suu Kyi risale all’11 novembre scorso; solo oggi l’agenzia Reuters ne ha ottenuto una copia, pubblicandone il contenuto. “Nella maniera più onesta possibile – scrive la 64enne leader della Lega Nazionale per la democrazia – vengo a chiederle il permesso di incontrarla, affinché si possa parlare di cooperazione con il Consiglio di Stato per la pace e lo sviluppo [Spdc, l’organismo al potere in Myanmar, ndr] per lavorare nell’interesse della nazione”.
Se si concretizzasse, sarebbe il primo faccia a faccia fra la Nobel per la pace e il leader della dittatura militare dal 2003. Aung San Suu Kyi ha trascorso 14 degli ultimi 20 anni agli arresti; nei mesi scorsi la condanna ai domiciliari è stata prorogata per altri 18 mesi, con lo scopo di escluderla dalle elezioni politiche in programma nel 2010. Alle ultime elezioni, svolte nel 1990 e mai riconosciute dalla giunta, il suo partito – la Lega nazionale per la democrazia (Nld) – ha ottenuto una schiacciante vittoria con oltre il 70% delle preferenze.
Nella lettera, la leader dell’opposizione ha anche ringraziato il regime per l’incontro, del 4 novembre scorso, con l’alto funzionario statunitense Kurt Campbell. Suu Kyi ha infine chiesto l’autorizzazione a incontrare tre leader di primo piano della Nld attualmente agli arresti domiciliari e l’approvazione governativa per indire un’assemblea plenaria con i leader del partito, in vista dell’eventuale faccia a faccia con il generalissimo Than Shwe.
Ieri il presidente Usa Barack Obama ha chiesto il rilascio di Aung San Suu Kyi. In un colloquio con Thein Sein, Primo Ministro del Myanmar, Obama ha rinnovato l’appello per la liberazione della Nobel per la pace e di tutti i prigionieri politici rinchiusi nelle carceri birmane. Pur avviando una nuova politica di dialogo, l’amministrazione Usa condiziona la rimozione delle sanzioni a un miglioramento dei diritti umani nel Paese.
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