Aumento della benzina, rischia di esplodere la rabbia della popolazione
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Cresce il malcontento in Myanmar dopo il vertiginoso aumento dei prezzi del carburante deciso dalla giunta militare la settimana scorsa. Nel frattempo, i leader dell’opposizione avvertono di possibili disordini sociali.
Il 15 agosto il governo ha raddoppiato i prezzi della benzina e del diesel e quintuplicato quelli del gpl, utilizzato soprattutto dagli autobus. Da allora la circolazione nelle città è praticamente bloccata. L'aumento non era stato annunciato, dicono i manager delle stazioni di servizio locali; l'ordine è arrivato dal ministro dell'Energia e non è stato giustificato in alcun modo. Il provvedimento ha subito fatto scattare il rincaro dei biglietti dei mezzi di trasporto pubblici e dei prodotti base, a cui la gente ha risposto con inusuali proteste di piazza.
Il partito d’opposizione “Lega nazionale per la democrazia” (Lnd) – guidato dal Nobel agli arresti domiciliari, Aung San Suu Kiy – ha pubblicato un comunicato in cui spiega che “a causa dell’aumento della benzina, monaci buddisti, studenti ed impiegati pubblici sono in grande difficoltà… e la rabbia della popolazione sta per esplodere”. Il 19 agosto circa 400 persone hanno manifestato in una rara protesta a Yangon contro il provvedimento. Le autorità, di solito attente ad impedire raduni pubblici, hanno lasciato proseguire la dimostrazione in modo pacifico.
In Myanmar la benzina è razionata e le auto hanno una quota massima mensile, ma questa è la prima volta che la giunta militare decide un rialzo dei prezzi così elevato. La giunta militare, che detiene il monopolio sulle vendite di carburante, ha aumentato il diesel da 1,16 dollari a 2,33 dollari a gallone imperiale (pari a 4,5 litri) ed il costo di una tanica di gas naturale (contenente 65 litri) da 0,39 dollari a 1,94 dollari.
06/07/2022 13:20