Aumentano del 50% i salari dei soldati cinesi
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Saranno aumentate di oltre il 50% le paghe di 2,3 milioni di funzionari del cinese Esercito della liberazione del popolo (Pla), in riconoscimento del duro lavoro svolto nel 2008 e per tenere alto il morale di fronte alle proteste sociali e ai problematici anniversari del 2009.
Il quotidiano South China Morning Post cita un alto ufficiale in congedo di Shanghai, secondo il quale “i soldati e gli ufficiali avranno aumenti del 50%, gli ufficiali di livello di colonnello del 30% e i generali del 20%. Per cui una recluta riceverà mille yuan al mese di stipendio base (circa 100 euro), un colonnello veterano oltre 10mila yuan e un generale maggiore oltre 18mila”. Aggiunge che “l’aumento era previsto per l’inizio del 2009. Ma è stato sospeso perché ora Pechino deve raccogliere fondi per gli aiuti alle zone terremotate del Sichuan”.
Beneficerà dell’aumento anche la polizia armata, che fa parte dell’esercito. Vuole essere un premio per l’intervento efficiente del Pla nel 2008 in tutte le situazioni più gravi o importanti: per i soccorsi nel terremoto del Sichuan, per la sicurezza delle Olimpiadi di Pechino, come pure per la repressione violenta delle proteste in Tibet.
I salari dei soldati sono già stati raddoppiati nel 2006, dopo essere rimasti fermi per circa 20 anni. Con questo aumento supereranno di circa il 20% lo stipendio di funzionari civili di analogo livello.
Analisti osservano che la polizia armata e i soldati che svolgono funzioni di polizia spesso ricevono sussidi extra dai governi locali. Ritengono che nelle zone ricche, come Shanghai e Guangdong, i soldati ricevano molto di più rispetto a quelli che sono impegnati in Tibet o Qinghai dove oggi debbono affrontare le proteste dei tibetani.
A marzo Li Zhaoxing, portavoce dell’Assemblea nazionale del popolo, ha annunciato che le spese militari saliranno del 14,9% nel 2009, con 480,7 miliardi di yuan destinati ad armamenti, salari e strutture difensive.