Aumenta gasolio e benzina: scontri e feriti in tutta l'Indonesia
Jakarta (AsiaNews) - Migliaia di studenti si sono scontrati con violenza con le forze dell'ordine ieri nella stazione ferroviaria di Gambir, nel centro di Jakarta, durante una manifestazione contro l'impennata del prezzo del carburante. Armati di bombe molotov, bastoni e spranghe, i giovani hanno attaccato il personale di sicurezza dispiegato lungo la strada che da Gambir conduce al palazzo presidenziale. Negli scontri decine di persone sono rimaste ferite.
A partire dal 1° aprile il prezzo dei carburanti salirà del 33% (circa 0,065 dollari al litro). Il governo ha deciso l'aumento senza l'approvazione del parlamento. Secondo gli esperti, tale manovra farà alzare i costi dei beni di prima necessità, mettendo in pericolo la vita di milioni di persone che sopravvivono con pochi dollari al giorno.
Lo spettro di una forte crisi economica dovuta al caro-carburanti, ha causato violente proteste anche a Medan in (Sumatra del nord), Makassar (Sulawesi del sud) e Gorontalo (Sulawesi del nord), dove i manifestanti hanno incendiato l'auto del governatore locale.
Per i prossimi giorni sono previste nuove manifestazioni contro il rialzo dei prezzi. Dal summit sul nucleare di Seul, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono accusa l'opposizione di aver fomentato gli scontri per screditare il governo e prendere il potere.
Per bloccare le insurrezioni, il governo ha schierato oltre 20mila agenti nel centro di Jakarta. Il numero è il più alto dal 1998, quando il Paese venne scosso da violente manifestazioni anticinesi costate la vita a decine di persone. Anche allora a provocare le proteste era stata l'impennata di benzina e gasolio. Le manifestazioni durarono per tutto il mese di maggio, costringendo alle dimissioni il presidente Suharto, dopo 32 anni di dittatura.