Attivisti, monaci e politici per la liberazione del gen. Fonseka
Vestiti di nero, i manifestanti mostravano cartelli in tamil, singalese e inglese con su scritto “Un anno dall’arresto del Generale, fermate l’ostilità politica”, “Un anno dall’arresto del Generale, rilasciate subito il gen. Fonseka”.
Fonseka è detenuto in carcere dall’8 febbraio 2010, con l’accusa di irregolarità commesse quando era comandante in capo durante la guerra contro i ribelli delle Tigri Tamil (Ltte). Candidato alla presidenza, il suo arresto è avvenuto due settimane dopo le elezioni presidenziali, che hanno visto trionfare l’attuale presidente Mahinda Rajapaksa. Il voto è stato molto criticato, ed esponenti della società civile hanno denunciato brogli, uno spiegamento dell’esercito eccessivo e un mandato di cattura per il gen. Fonseka “già annunciato”.
Alla protesta hanno partecipato anche Somawansa Amarasinghe, leader del partito nazionalista Janatha Vimukthi Peramuna (Jvp), Wickramabahu Karunaratne, segretario del Left Front, il politico tamil Mano Ganeshan, del Democratic People’s Party, e Anoma Fonseka, moglie del generale. La signora ha preso la parola, esortando i sostenitori del marito a “non arrendersi finché non otterrò il rilascio del generale”.
Questa sera un’altra protesta, organizzata dallo United National Party (Unp) – il principale partito d’opposizione – si terrà a Colombo. (MMP)