25/02/2004, 00.00
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Attivista contro l'AIDS riceve un'onorificenza pubblica

Pechino (AsiaNews) - Per la prima volta, la Cina ha reso omaggio alla dottoressa Gao Yaojie, principale attivista AIDS, una dei 10 destinatari del premio Touching China, trasmesso dal canale nazionale China Central Television (CCTV).  La ginecologa di 77 anni, in pensione, ha aiutato per anni le vittime dell'AIDS con il proprio denaro. Molto stimata all'estero per il suo impegno, ha ricevuto il premio Jonathon Mann nel 2001. In patria, le autorità locali l'hanno perseguitata per lungo tempo: minacce, intercettazioni telefoniche, tentativi di impedirle di partecipare a conferenze sull'AIDS.

Sono 840 mila i casi di AIDS ufficialmente riportati in Cina, ma dati non ufficiali ne documentano un numero maggiore. Le agenzie sanitarie prevedono che le vittime arriveranno a 20 milioni entro il 2010, se non saranno presi ora seri provvedimenti. Nell'Henan, una delle province più colpite dall'HIV, milioni di contadini in centinaia di villaggi hanno contratto il virus dopo che avevano venduto il loro plasma durante un'iniziativa governativa di raccolta – fondi ed erano stati  sottoposti a trasfusione di sangue infetto nella metà degli anni '80.

L'omaggio alla dott. Gao può significare un cambiamento dell'indolenza e la deliberata segretezza con cui in passato il governo cinese ha affrontato l'AIDS, con molte critiche dalla comunità internazionale. Per la prima volta la CCTV ha mostrato immagini di contadini colpiti dall'AIDS nei rudimentali ospedali dei villaggi. A dicembre, il Vice-primo ministro e Ministro della sanità, Wu Yi, ha incontrato la dott. Gao per un colloquio privato di 3 ore. La dottoressa ha detto a Wu che deve essere data la priorità alla ricerca di famiglie adottive per gli oltre 2000 bambini rimasti orfani a causa della malattia e che deve essere sradicato il problema crescente della vendita di medicine contraffatte ai pazienti di AIDS.

Il 18 febbraio, il governo dell'Henan ha inviato funzionari a 30 dei 100 villaggi colpiti, per aiutare vittime e familiari. L'agenzia Xinhua ha detto che per un anno essi lavoreranno per incrementare misure preventive e servizi di cura dell'HIV – AIDS, distribuendo medicine gratuite e test agli abitanti dei villaggi e garantendo istruzione gratuita e cure a orfani e anziani che hanno perso la famiglia a causa della malattia. 

Poiché la crisi AIDS in Cina aumenta la pressione internazionale, il Vice-primo ministro Wu Yi ha assicurato che chiunque ha tentato di nascondere il problema sarà punito. Il 20 febbraio, il China Daily ha riportato la notizia che il Consiglio di Stato sta valutando la possibilità di costituire un'unità operativa di alto livello, per pianificare strategie, mobilitare risorse pubbliche e monitorare la diffusione dell'AIDS nel paese.

La dott. Gao ha detto: "posso solo aspettare e vedere cosa farà il comitato". Secondo la dottoressa, la risposta del governo all'AIDS è stata debole rispetto a quella contro la SARS. "La SARS è come una puntura di zanzara, l'AIDS come quella di un serpente velenoso. In molti luoghi della Cina, i focolai dell'AIDS non sono stati ancora denunciati".

Le questioni dell'HIV-AIDS sono di pertinenza del Ministero della Sanità, uno dei meno potenti e con pochi fondi del paese.

L'Henan è una delle province su cui è mantenuto un grande riserbo, in cui sono stati arrestati giornalisti e attivisti che hanno denunciato il problema dell'AIDS sia a livello internazionale sia in patria.

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