Attentato alla sede del Nepali Congress: c’è la mano dell’estremismo indù
di Kalpit Parajuli
L’ordigno artigianale è scoppiato nella sede del principale partito di governo. Una seconda bomba è stata disinnescata nell’ufficio di zona del Department of Transport Management Bagmati. Principali indiziati i fondamentalisti del Nepal Defence Army contrari al processo di secolarizzazione del Paese.
Lalitpur (AsiaNews) - Una bomba nella sede del partito del Nepali Congress (Nc) a Sanepa, ed una nell’ufficio di zona del Department of Transport Management Bagmati a Ekantakuna. Dei due ordigni il primo è scoppiato senza causare vittime, il secondo è stato disinnescato in tempo, ma i due attentati hanno riportato tensione nel distretto di Lalitpur, a circa 10 chilometri da Kathmandu.
Il ritrovamento di volantini inneggianti all’induismo nei pressi della sede del Nc spinge gli investigatori ad attribuire le due bombe al Nepal Defence Army (Nda). Il gruppo di estremisti indù ha firmato anche l’attentato alla chiesa dell’Assunzione di Kathmandu, il 23 maggio scorso. Il tipo di fabbricazione degli ordigni di Sanepa e Ekantakuna e la dinamica dei due attentati avvenuti l'11 agosto sono molto simili a quello della cattedrale cattolica in cui persero la vita tre persone.
L’Nda ha annunciato attentati contro tutti coloro che promuovono la secolarizzazione nel Nepal ed il Nc, maggior partito del governo in carica, è tra i principali obiettivi dei fondamentalisti. Unanimi le condanne da parte delle diverse formazioni politiche. Il Nepali Congress ha parlato di “un attacco ignominioso contro la democrazia e per ostacolare il processo di pace nel Paese”. Il partito maoista ha definito la bomba “un atto criminale e codardo”.
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