Attentati in Bangladesh, nel 2005 oltre 240 bombe
Tra gli obiettivi principali, giornalisti, attivisti politici, uomini d'affari; il sud-ovest, la zona più colpita. Il governo istituisce forze speciali e lancia operazioni contro gruppi fuorilegge, ma non è abbastanza.
Dhaka (AsiaNews/Agenzie) Sono oltre 240 gli attentati dinamitardi compiuti l'anno scorso in Bangladesh contro attivisti politici, giudici, giornalisti e membri del governo. Nonostante gli sforzi di Dhaka e l'aumento dei controlli effettuati dal Rapid Action Battalion - Rab, la speciale task force nazionale solo in 10 distretti del sud-ovest sono esplose almeno 175 bombe, che hanno ucciso 13 persone e ferite 100. Secondo dati ufficiali, sul totale di questi incidenti 80 erano diretti a uccidere o distruggere l'obiettivo, i restanti miravano a creare panico e caos nella zona.
Alle 175 esplosioni vanno aggiunte le 72 avvenute simultaneamente lo scorso 17 agosto in tutto il Paese e rivendicate dai militanti islamici del Jamaatul Mujahideen Bangladesh (Jmb). La polizia ritiene che la maggior parte delle altre bombe siano opera di partiti fuorilegge molto attivi nella regione.
Secondo le cifre della polizia, nelle esplosioni hanno perso la vita: 1 giornalista, 6 attivisti politici, 3 rappresentanti pubblici. Tra i feriti si contano 7 giornalisti, 50 politici e 30 uomini d'affari. Le zone interessate sono: Jessore, con 26 attacchi, Khulna con 21, Jhenidah con 12, Bagerhat 8, Sathkhira con 13, Meherpur 26, 38 a Chuadanga, 5 a Narail, Kushtia con 18 e Magura con 8.
Il gruppo fuorilegge più potente nel sud-ovest, lo Janajuddho (una fazione del bandito Purbo Banglar Communist Party), ha rivendicato la responsabilità di almeno 50 attentati. I rimanenti sono opera di altre organizzazioni. La polizia ritiene che nella zona siano attivi 11 partiti fuorilegge e 20 bande criminali.
Negli ultimi anni il governo ha lanciato almeno 25 operazioni speciali per sradicare i gruppi fuorilegge, ma la maggior parte di queste iniziative non si è dimostrata efficace. Le autorità si giustificano con la carenza di informazioni di intelligence, mentre i partiti all'opposizione accusano il governo di non fare abbastanza e di essere in alcune occasioni complice dei militanti islamici.
Alti ufficiali di polizia hanno ammesso che l'anno scorso si è verificato un aumento del numero di attentati. Un poliziotto, che ha chiesto l'anonimato, ha spiegato il fenomeno con la facile reperibilità nella zona di materiali esplosivi.