Attacco suicida contro un santuario sufi a Lahore: almeno 41 morti
Vi sono anche più di 170 feriti. I kamikaze si sono fatti esplodere con palle di metallo e schegge, per un impatto più violento, mentre la gente si preparava a dormire e alla preghiera. Si sospetta un attacco dei talebani del Punjiab contro la setta sufi, considerata eretica. Oltre un mese fa, nella città vi sono stati attacchi a due moschee degli Ahmadi, anch’essi giudicati eretici dal fondamentalismo sunnita.
Lahore (AsiaNews/Agenzie) – Un triplice attacco suicida alla tomba di un santo sufi nella città di Lahore ha causato stanotte la morte di almeno 41 persone. Le autorità affermano che vi sono anche più di 175 feriti. Il santuario del santo sufi, il persiano Syed Ali Hajwairi, conosciuto con il nome di Data Gunj Bakhsh, si trova nel centro della città ed era pieno di migliaia di visitatori. Per tradizione i pakistani musulmani visitano i santuari al giovedì sera o al venerdì mattino, giorno della preghiera.
Uno dei terroristi si è fatto scoppiare all’entrata del santuario, presso le colonne e gli archi di marmo lavorato. Almeno un altro degli attacchi suicidi è avvenuto nel piano sottostante, dove la gente si prepara a dormire o a lavarsi prima della preghiera.
Secondo gli investigatori gli esplosivi contenevano anche palle di metallo e schegge per un impatto più violento. Ancora stamane la scena del cortile del santuario presenta corpi sanguinanti sparpagliati e gente che piange sotto shock o per la perdita dei loro cari.
Quasi per ironia, l’attacco è avvenuto a poche ore dall’annuncio delle forze di sicurezza, secondo cui giugno è stato il primo mese in due anni in cui non si erano registrate esplosioni suicide.
Fino ad ora nessuno ha rivendicato il gesto, ma i sospetti cadono sui militanti talebani e i loro alleati del Punjab che, sunniti, vedono i sufi come degli eretici.
Lo scorso 28 maggio, sempre a Lahore, 93 persone sono state uccise in un doppio attacco a moschee della minoranza Ahmadi, anch’essa ritenuta eretica dal fondamentalismo sunnita.
Il premier Yusuf Raza Gilani ha dichiarato che questo ennesimo attacco mostra che “i terroristi non hanno alcuna considerazione per qualunque religione, fede o credenza”.
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