Attacco ai cristiani, fermato un leader islamico
di Mathias Hariyadi
La polizia ha iscritto nel registro degli indagati il famigerato Muharli Barda, capo del noto Fronte di difesa islamico di Bekasi. Altre 9 persone, anonime, nel mirino delle autorità che iniziano le indagini 3 giorni dopo l’accoltellamento del pastore cristiano.
Jakarta (AsiaNews) – La polizia indonesiana ha confermato di aver iscritto nel registro degli indagati per l’attacco ai cristiani dello scorso 12 settembre il famigerato Muharli Barda, capo del noto Fronte di difesa islamico di Bekasi. Le autorità hanno aggiunto di avere altri 9 sospetti, al momento tutti anonimi.
Un gruppo di ignoti assalitori ha attaccato nella mattina del 12 il pastore protestante Afian Sihombing, che guida la comunità cristiana della reggenza di Pondonk Bekasi est. Il religioso, ricoverato in condizioni critiche, è stato colpito allo stomaco. Nell’attacco è stata ferita anche Luspida Simanjutak, che insieme al pastore guida la Huria Batak Kristen Protestant: ha riportato tagli alla faccia, alla testa e alla schiena.
Dopo una iniziale presa di distanza dalla vicenda, la polizia è stata richiamata all’ordine dal presidente Susilo che, in ritardo, ha chiesto giustizia per i cristiani. Il capo della polizia, generale Bambang Hendarso Danuri, conferma: “Abbiamo 10 sospetti. Non voglio parlare di quale organizzazione facciano parte, perché fino a che commettono crimini li trattiamo da criminali. La legge va applicata senza preferenze”.
Il nome di Barda è stato fatto dal portavoce della polizia di Jakarta, il sovrintendente Rafli Amar, che conferma: “È stato iscritto nell’albo dei sospetti per il suo ruolo nel fomentare provocazioni e sentimenti di odio interreligioso”. Il capo del Fronte è stato spesso indicato come vero organizzatore di disordini nel Paese: “Al momento è nelle mani delle autorità”.
Uno dei dirigenti nazionali del Fronte islamico, Munarman, condanna l’attacco ai cristiani e promette giustizia: “Valuteremo il comportamento di Muharli Barda. Se ha agito come singolo, verrà espulso; se ha sfruttato la sezione locale del Fronte, questa sarà chiusa e riorganizzata in un secondo momento”. In ogni caso, pochi giorni prima lo stesso Munarman aveva difeso l’accusato.
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