Assassinata a Baghdad la volontaria Margaret Hassan
Il marito chiede la restituzione del cadavere.
Baghdad (AsiaNews) Margaret Hassan è stata uccisa. Lo afferma il marito della vittima Tahseen Ali Hassan, che parla di un video in cui viene mostrata l'esecuzione della donna. In una dichiarazione congiunta i familiari "accettano la morte della donna" e aggiungono che i loro cuori "sono spezzati dal dolore". "Quelli che l'hanno presa, cosa hanno ottenuto? - ha detto Tahsin Hassan, visibilmente sconvolto - Ho bisogno di riaverla, per farla riposare in pace. Margaret ha dedicato tutta la sua vita al popolo iracheno. Per favore, chi l'ha presa può chiamarmi, fatemi sapere come posso riaverla".
Margaret Hassan, attivista dell'organizzazione umanitaria "Care international" era stata rapita il 19 ottobre scorso. All'indomani del rapimento il marito aveva lanciato un appello sulla tv araba Al-Jazeera, chiedendo il rilascio della donna che si trovava in Iraq solo per motivi umanitari. "Care international" è presente in Iraq fin dalla Guerra del Golfo del 1991, dove presta interventi di emergenza, aiuto sanitario e per la potabilizzazione dell'acqua. Al momento del rapimento di Margaret, irlandese e sposata con un iracheno da oltre 30 anni, erano una trentina gli operatori (tutti iracheni) che lavoravano per portare aiuto al paese; da quel momento l'organizzazione umanitaria ha sospeso ogni attività in Iraq.
Fin dai primi giorni una buona parte del mondo islamico si è schierata a favore della volontaria rapita. "Mia moglie è benvoluta da tutti", ha detto Hassan nei giorni seguenti il sequestro, mettendo in rilievo che l'organizzazione umanitaria per la quale lavora "da 30 anni aiuta il popolo iracheno".
09/11/2004