06/08/2007, 00.00
INDIA
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Assam, la furia delle inondazioni e l’onda del terrorismo

di Nirmala Carvalho
Ieri 3 attentati esplosivi in zone affollate hanno causato decine di feriti. Si teme un aumento della violenza per le prossime celebrazioni dell’Indipendenza indiana. Le inondazioni hanno intanto causato morti e 5,5 milioni di sfollati. Alcuni commenti.

New Delhi (AsiaNews) – Sono decine i feriti per 3 attentati compiuti il 5 agosto dall’United Liberation Front of Asom (Ulfa), in un’Assam prostrato dalla disastrose inondazioni. Si teme un aumento delle violenze mentre si avvicina il 60mo anniversario dell’indipendenza indiana. Chiesa e ong chiedono un impegno contro la povertà per frenare il reclutamento verso il terrorismo.

Una bomba lasciata su una bicicletta è esplosa nel mercato dei vegetali nel piccolo centro di Agia, a 12 chilometri dalla città di Goalpara, ferendo almeno 12 persone. Nel distretto di Sivasagar, Assam superiore, altre due bombe hanno fatto almeno 16 feriti. La prima, lasciata su un carretto di patate, è esplosa vicino a una pompa di benzina nei pressi della stazione di polizia di Sonari, la mattina quando il traffico è intenso. Dieci minuti dopo è detonato il secondo ordigno, lasciato su una bicicletta davanti a un albergo nel centro della città Sivasagar.

Appena il 28 luglio la polizia ha trovato e sequestrato materiale esplosivo ritenuto dell’Ulfa (circa 1.475 detonatori e 67 pacchi di miccia), grazie alle indicazioni di un arrestato collegato al gruppo, nella jungla di Sipajhar, distretto di Darrang (Assam centrale). Si temono maggiori attentati per le vicine celebrazioni della festa dell’indipendenza, in un Assam flagellato dalle inondazioni per le piogge monsoniche, che hanno causato 33 morti e circa 5,5 milioni di sfollati in due settimane. Ora la situazione è migliorata e il 70% degli sfollati è tornato a casa, ma migliaia di persone continuano a fuggire verso campi di fortuna o in zone elevate, lasciando i villaggi invasi da un mare di fango. Gli argini dei fiumi si sono rotti in decine di punti e l’acqua ha invaso la regione. Almeno 24 persone sono affogate e 9 sono state travolte in un unico ampio smottamento a Meghalaya. Nel Parco nazionale Kaziranga, casa del raro rinoceronte indiano, gli animali sono fuggiti sulle terre alte.

Babloo Loitongbam, direttore ad Imphal della ong Human Rights Alert, dice ad AsiaNews che “nell’Assam la popolazione da anni lotta per la sopravvivenza, tra disastri naturali e la violenza dell’uomo. Per almeno 11 giorni le torrenziali piogge monsoniche hanno distrutto case e raccolti di gente già molto povera. Qui il terrorismo dell’Ulfa agisce da decenni e ha falcidiato numerosi cittadini qualsiasi. Ogni tentativo di pace è fallito. Occorre un deciso intervento politico, anche perché l’Ulfa recluta molti seguaci tra le masse rurali emarginate dallo sviluppo economico e ignorate dalle autorità, cosa che ha causato un diffuso sentimento di frustrazione e di ira verso il governo.”

Padre Nithiya Sagayam, segretario esecutivo della Commissione nazionale Giustizia, pace e sviluppo della Chiesa cattolica indiana, commenta ad AsiaNews la preoccupazione e l’impegno per lo sviluppo delle zone rurali. “Nell’Assam la Chiesa – dice – ha approntato rifugi di emergenza per dare un riparo, cibo e vestiti alle moltissime famiglie sfollate. Insieme ad altre ong, abbiamo predisposto una strategia in tre fasi, per fornire loro un aiuto d’emergenza, affrontare possibili disastri, dare un sostegno per riprendere la vita normale.”

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