Assad rifiuta l'invito di Katsav a Gerusalemme
Gerusalemme (AsiaNews) - Il presidente israeliano Moshe Katsav ha rivolto stamattina, un invito al presidente siriano Bashar Assad a recarsi a Gerusalemme. Parlando alla stazione radiofonica ufficiale, Katsav ha detto: "Invito il presidente siriano a venire a Gerusalemme per incontrarsi con i capi del paese e condurre colloqui seri". La carica di presidente in Israele è s una carica onorifica con poteri politici limitati, tuttavia Katsav ha sottolineato: "sono il presidente ed ho l'autorità di invitare i presidenti stranieri a venire in Israele". Ma secondo Radio Israel, Damasco avrebbe già rigettato l'invito definendolo frutto della "propaganda israeliana". La notizia è confermata anche dall'emittente araba Al-Jazeera.
L'invito di Katsav segue le dichiarazioni del premier israeliano Ariel Sharon secondo cui Israele è "pronto e desideroso di negoziare" con la Siria a condizione che Damasco interrompa il suo "aiuto al terrorismo". Ma secondo Radio Israel già ieri Sharon, ha detto al consiglio dei ministri che Israele non deve "affrettarsi a rispondere alle aperture siriane visto che Damasco continua a sostenere il terrorismo". Israele sostiene che attraverso la Siria, l'Iran invia armi agli Hezbollah libanesi.
I colloqui di pace fra Siria ed Israele sono interrotti dal gennaio 2000 in seguito al rifiuto israeliano di ritirarsi dalle alture del Golan, occupate nel 1967.
In un'intervista rilasciata al New York Times nel dicembre scorso, Assad aveva espresso il desiderio di riprendere il dialogo con Israele senza pre-condizioni. Sharon aveva replicato che i colloqui dovevano "ripartire da zero", senza tener conto dei colloqui precedenti.
La Siria si trova sotto pressione da parte dall'Amministrazione di Bush considerata un paese che appoggia alcuni gruppi terroristi. Ultimamente Damasco aveva chiesto di trasformare tutto il Medio Oriente, Israele compresa, in una zona libera dagli armamenti nucleari. Il riferimento alle oltre 200 testate nucleari israeliani era ovvio.
Intanto i giornali di Israele e Siria continuano ad essere gli unici canali di conversazione fra i due paesi.. Oggi il quotidiano ufficiale siriano Tishrin ha criticato le condizioni di Sharon definite "inammissibili". "Sharon - dice l'editorialista di Tishrin - vuole riprendere i colloqui da zero, annullando la politica dei suoi predecessori ed i risultati raggiunti dopo dieci anni di colloqui che avevano risolto 80% dei punti di dissenso". Il quotidiano israeliano Ma'ariv, parla di una lettera del governo turco indirizzata ad Ariel Sharon, in cui si dice che Assad è disponibile alla rinuncia della riva del lago di Tiberiade rivendicato dalla Siria.
Il quotidiano libanese As-Safir pubblica oggi un'intervista con Ahmad Hassan, ministro siriano dell'informazione che smentisce come "prive di fondamento" le voci di colloqui segreti fra Damasco e Tel Aviv tenuti 7-8 mesi fa. Dell'esistenza di "colloqui segreti" aveva parlato ieri Silvan Shalom, ministro israeliano degli esteri.(PB).
05/01/2006