07/07/2006, 00.00
siria
Invia ad un amico

Assad, difensore della laicità per paura dei Fratelli musulmani

di Jihad Issa
La controllata stampa di Damasco contesta l'appello di 39 imam contro la decisione di non insegnare religione nelle scuole elementari.

Damasco (AsiaNews) – Preoccupato per l'ormai acquisita leadership dell'opposizione da parte dei Fratelli musulmani, Bachar al-Assad sembra impegnarsi ad approfondire il carattere "laico" del regime siriano del partito Baath, al governo da più di 40 anni.

Sulla stampa siriana di questi giorni, sempre strettamente controllata, accanto alle critiche al comportamento antisiriano della comunità internazionale, ed in modo speciale degli Stati Uniti e dei loro alleati francesi e britannici, largo spazio ha il problema dei rapporti tra "la comunità laica" e quella "religiosa", seguito alla pubblicazione dell'appello di 39 importanti imam. Esponenti di rilievo della comunità musulmana, gli imam chiedono al presidente Assad di esercitare il suo ruolo costituzionale per fermare la "campagna velenosa" iniziata dai nemici dell'Islam contro l'insegnamento della religione nelle classi elementari delle scuole pubbliche, sostenendo che tale scelta mira a "trasformare la società in una società laica, secondo un modello che svuota il Paese dei valori insegnati e vissuti dai padri".

Il ministro dei beni religiosi in Siria, Mohamad Ziad El Ayoubi, parlando con AsiaNews ha ribadito la "necessità di lasciare spazio allo sviluppo mentale e culturale nelle scuole, evitando qualsiasi manifestazione religiosa, perché il fanciullo deve crescere sotto un clima  neutrale, senza essere costretto a subire le pressioni degli altri". Il ministro ha rivelato che più di dieci imam sono stati ricevuti in questi ultimi giorni dal presidente Assad, al quale hanno voluto esprimere la loro protesta contro le sue direttive. Vero motivo della protesta, secondo El Ayoubi "salvare la faccia nei riguardi dei fondamentalisti, che stanno cercando di cambiare il volto del Paese". Il ministro ha criticato questi imam, sostenendo che è in atto un complotto contro la visione laica dello Stato: "vogliono seguire l'esempio dei fondamentalisti dell'Afghanistan e della Somalia, vogliono infiltrarsi dentro le anime dei cittadini, strumentalizzando la religione e mettendola a loro servizio".

Ieri, il giornale "Al Sawrat" (La Rivoluzione) ha pubblicato un servizio con il quale ha criticato la trasformazione del giardino pubblico di Kfarsousa (vicino a Damasco) di 4000 metri quadrati di superficie,  in uno spazio riservato alle donne ed ai bambini. Commentato questa decisione presa dai fondamentalisti, il giornale ha indicato il rischio che "sta dietro le porte della Siria": trasformare lo Stato laico in uno governato dalla sharia. Sottolineando che molti ristoranti hanno proibito le bevande alcoliche e che aumentano le donne che indossano il chador, Al Sawrat ha lanciato un appello per la creazione di un fronte per la difesa dello Stato laico.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Dopo 40 anni, si potrà insegnare religione ai militari siriani
31/03/2006
Kuala Lumpur: lo scontro sull’inglese e la guerra ‘socio-politica’ nelle scuole
06/09/2023 12:50
Russia: da oggi lezioni obbligatorie di religione ortodossa
31/08/2006
Continua la persecuzione contro le scuole cristiane in India
26/04/2019 10:58
Chador all’ultima moda in conformità alla legge islamica
16/07/2007


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”