Asia Bibi: oggi il rapporto a Zardari, ma i partiti islamici minacciano il ministro Bhatti
Lahore (AsiaNews) - I partiti religiosi pakistani hanno attaccato pesantemente il governo guidato dal PPP, e in particolare il governatore del Punjab, Salman Taseer, per i loro tentativi “anti islamici” di ottenere la grazie, e l’esilio negli Stati Uniti per Asia Bibi. Hanno chiesto l’immediata destituzione di Taseer da governatore e la sua punizione. Varie organizzazioni islamiche hanno inscenato proteste e raduni per condannare il governo e la “lobby secolarista” del paese, e hanno accusato Taseer di far parte della “cospirazione internazionale” che vuole modificare la legge sulla blasfemia.
Ameer Syed Munawar Hasan indirizzandosi a un raduno della Jamaat e Islami ha detto che il governo e Taseer stavano cercando di ottenere la liberazione della donna cristiana condannata e mandarla all’estero in violazione della legge islamica e di quella del Paese, in connivenza con potenze straniere, invece di seguire la procedura legale facendo appello contro la sentenza di morte. Ha anche detto che questa campagna sarebbe “il chiodo definitivo” sulla bara del governo di Zardari, dal momento che il Paese si ribellerà contro i tentativi di abolire la legge sulla blasfemia.
Un’altra organizzazione, Aalmi Tanzim Ahle Sunnat (ATAS), ha inscenato una dimostrazione davanti al Club della stampa di Lahore, per condannare una “cospirazione” diretta a modificare la legge sulla blasfemia e a garantire l’esilio a una persona condannata per questo delitto. Anche in questo caso Taseer è stato attaccato duramente. Il capo di Atas, Pir Afzal Qadri e altri con lui negano che la legge sulla blasfemia sia stata creata dal generale Zia-ul-Haq, sostenendo invece che è stata creata dal profeta Maometto e dai Califfi e da quanti lo hanno seguito per secoli.
Oggi il ministro per le minoranze Shahbaz Bhatti vedrà il presidente Zardari per consegnargli il suo rapporto sul caso di Asia Bibi. Bhatti ha smentito le voci ricorrenti di una liberazione già avvenuta, e si è detto convinto che la grazia arriverà in tempi brevi. Ma Asia Bibi correrà "forti rischi perché gli integralisti hanno minacciato di ucciderla". Quanto alla legge sulla blasfemia, il ministro assicura che "c'è una volontà condivisa di emendarla, per evitare usi distorti contro le minoranze. Dobbiamo costruire consenso attorno all'abrogazione, ma non è un passaggio facile dal punto di vista politico". Bhatti ha rivelato che "se la signora Bibi venisse liberata, gli estremisti hanno minacciato di farmela pagare ma continuerò a battermi per la giustizia".
03/12/2018 11:20